Assaggi
Sannio 2018. Falanghina e Coda di Volpe: annata non facile, ma aspettiamo qualche mese
E’ sempre un grande piacere ritornare nel Sannio e non solo per la qualità dei vini, che lentamente ma progressivamente continuano a migliorare.
E’ sempre un grande piacere ritornare nel Sannio e non solo per la qualità dei vini, che lentamente ma progressivamente continuano a migliorare.
Terza edizione di Ciak Irpinia, con una due giorni sempre meglio organizzata e sempre più rappresentativa di un territorio che sicuramente merita molto di più.
Ma i vini rosati devono essere solo di pronta beva, da consumarsi velocemente nel giro di pochi mesi, oppure possono essere qualcosa di diverso?
C’è da chiedersi cosa si inventeranno per la prossima edizione Diana Cataldo e Massimo Iannaccone di Miriade&Partners
Per capire la situazione del Pinot Nero in Italia il concorso di Egna è perfetto.
La qualità delle Falanghina è in continua crescita, anche a dispetto di un’annata come la 2017: invece la Coda di Volpe, pur con delle punte molto interessanti, ci ha convinto solo in parte.
Pasquale Porcelli traccia un breve ricordo di Severino Garofano, un uomo che la “colonna pugliese” di Winesurf ha avuto la fortuna di conoscere molto bene.
Cosa è successo al Cerasuolo d’Abruzzo? Dov’è finito? Lo abbiamo cercato in 46 campioni ma lo abbiamo trovato pochissime volte e non senza difficoltà.
La seconda edizione di Ciak Irpinia, voluta ed organizzata dal Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, svoltasi il 19 maggio a Montemiletto nel Castello della Leonessa, può essere valutata in maniera positiva.
L’annata 2016 giudicata tra il buono e l’ottimo in primavera, mostra a distanza di qualche mese il suo vero volto che è quello di una annata non felicissima con vini spesso di poca consistenza sia olfattiva che gustativa.