A Cortaccia l’area vinicola dedicata al taglio bordolese si estende su oltre 100 ettari tra le zone di Milla, Brental, Frauenrigl, Entiklar e Margreid Leiten.
Vi ricordate la vecchia storiella dove Totò raccontava di aver preso un sacco di botte da uno che, avendolo scambiato per un altro, mentre lo picchiava lo chiamava Pasquale?
Dopo decine di degustazioni in loco, non sono riuscita a delineare nella mia testa un profilo aromatico del Negroamaro. Botti e file di barriques di diverse tostature e fattura hanno scoraggiato il mio naso.
Il nome incuriosiva fin dall’annuncio: ci hanno poi spiegato che viene da una classificazione topografica risalente a un centinaio di anni fa, dovuta ad alcuni geografi che dividevano l’Italia in Appenninia (centro-sud) e Padania (nord)
come pretesto/discolpa il caldo belluino di questi giorni mi è venuta voglia di togliermi qualche innocuo sassolino enoico dalle infradito e cioè del mio (in un caso del nostro, cioè di Winesurf) rapporto conflittuale con alcuni vini iperblasonati.