VINviaggio
Un viaggio in Alsazia non ti sazia (seconda parte)
La grande varietà dei terreni alsaziani è una componente fondamentale nella profilazione dei vini: il Grand Atlas des Vignobles de France ne descrive in maniera approfondita ben 13.
La grande varietà dei terreni alsaziani è una componente fondamentale nella profilazione dei vini: il Grand Atlas des Vignobles de France ne descrive in maniera approfondita ben 13.
L’Alsazia è una delle poche regioni al mondo capaci di esprimere l’interazione tra suolo e vitigno, e la scelta di dare risalto ad entrambi in etichetta, mi pare eloquente.
Vitigno presente nelle plaghe padane, occupa pochi ettari nelle province di Bologna e Ravenna e dovrebbe essere protetto in quanto a rischio di estinzione
Da una vigna pensata ad hoc e messa dimora nel 2006 il Bianco di Ceparano è un’albana secco che richiama uno stile “nordico”.
Prima di bere l’Erbaluce di Caluso Le Chiusure di Favaro credevo esistesse solo la versione passito. Una piccola chicca che nei corsi AIS del tempo (2000) veniva decantata come uno dei migliori passiti d’Italia e così ne acquistai qualche bottiglia. La tipologia Secco, in particolare questa versione della cantina Favaro di Piverone (nel Canavese) è … Continua a leggere
Saint-Emilion Grand Crù di una piccola azienda della famiglia Onclin. Sette ettari in un corpo unico posizionati sull’altopiano calcareo in prossimità del paese di Saint-Emilion.
Tutti conoscono, almeno di fama, il Cos D’Estournel, deuxième crù classé del Medoc
Per noi romagnoli pronunciare la parola Chablis è difficile. Strisciamo troppo sulla “ch”, e il suono che ne risulta assomiglia molto a quello di una sciabola che fende l’aria o all’ imperativo “SSSSSS!”.
Dolcetto o scherzetto? Ma che domande, mica siamo yankees. Ovviamente Dolcetto, specie se è quello prodotto da Palladino
E’ un vino addizionato di un qualcosa di alcolico. Sulle prime, per via del forte profumo di mele, mi è sembrato fosse Calvados. In realtà si tratta di Grappa o meglio di Marc.