Editoriale
Ma chi lo ha detto che le guide vini non servono più?
Le guide viste da un punto di vista molto particolare.
Le guide viste da un punto di vista molto particolare.
Si è appena conclusa Prowein, l’ennesima fiera dedicata al trade dall’inizio dell’anno: quindi tre fiere in soli due mesi e mezzo.
In un mondo sempre più oberato da fiere Slow Wine Fair parte con principi giusti ma poi incappa in errori di gestione che si potrebbero evitare.
Dal 2011 alcuni fratelli vivono, pregano, lavorano la terra e accolgono chiunque credente o meno, di una fede o di un’altra, di una chiesa o di un’altra, desidera sostare per un tempo di pace
Ho iniziato a conoscere l’area della DOC Orcia nel 2001 e oggi, a distanza di più di due decadi, ho fatto una bella degustazione guidata di 10 campioni dei produttori più rappresentativi.
L’Osteria del Treno è per me un punto di riferimento fisso a Milano quando cerco un locale dove trovare la cucina lombarda al suo top assieme a una bella carta dei vini.
Metti che sei nel bel mezzo delle colline metallifere tra Siena e Grosseto e casualmente ti fermi in un borgo, arroccato, di cui non conoscevi l’esistenza.
Il ristorante, dato il recente cambio di staff, sta cercando una precisa identità con l’uso di prodotti locali tipo lo zafferano di Città della Pieve e tante verdure di stagione, anche del proprio orto.
Il ristorante di Villa a Sesta, a Bucine in Val D’Ambra, ha cambiato gestione e da pochi mesi vede impegnata in cucina Susanna e in sala i due figli Andrea e Angelo.
Trovare tutti insieme ben 120 vini provenienti da tutto il mondo, prodotti esclusivamente da vigne di oltre 50 anni, è stata un’esperienza unica.