Degustazione Chianti Classico. 2019: una grande annata fa sempre bene, mentre Riserva e Gran Selezione 2018…4 min read

Oramai uno dei punti irrinunciabili del nostro lavoro sono gli assaggi al Consorzio del Chianti Classico. Quest’anno in degustazione c’erano i Chianti Classico 2019, Le Riserva 2018 e le Gran Selezione 2018 (e tanti altri vini di annate precedenti entrati in commercio nel 2021). Un grazie al Consorzio è d’obbligo.

Chianti Classico 2019 (e non solo)

L’abbiamo detto e lo confermiamo: l’annata 2019 è molto probabilmente, per il Chianti Classico, la migliore degli ultimi trent’anni. Questo non vuol dire che tutti i 2019 siano vini eccezionali ma semplicemente che in quasi tutti i casi i produttori hanno potuto lavorare con uve di ottimo livello, facendo nascere con facilità e semplicità i loro vini. Lo dimostra anche il fatto che quasi il 77% dei vini ha ottenuto almeno 80 punti e noi non siamo famosi per sparare voti alti come se non ci fosse un domani.

Nel 2019 non ci sono stati, per la prima volta dopo diversi anni i “fenomeni del troppo”, cioè troppo caldo, troppo gelo primaverile, troppa siccità e così le uve hanno potuto maturare normalmente, portando a vini normalmente buoni e soprattutto rispondenti alle caratteristiche dei terreni.

In un momento in cui le UGA sono oramai una realtà sarà interessante degustare tra due anni le Gran Selezione 2019 ma intanto ci siamo divertiti con i Chianti Classico 2019, vini dotati di freschezza, buon corpo, tannini rotondi e equilibrati, senza scordarsi le belle e complesse gamme aromatiche che toccano con insistenza, oltre alla frutta, anche sentori floreali.

Secondo noi possono avere anche una bella evoluzione e un range di consumo mediamente nell’arco dei 7-10 anni. Insomma abbiamo assaggiato una bella serie di 2019 nonché un buon numero di 2018 usciti quest’anno, che hanno confermato e in molti casi migliorato, il giudizio dato lo scorso anno.

Che vini dell’annata precedente a quella attualmente in commercio siano non solo perfetti ma freschi ed estremamente giovani ci porta a fare una considerazione: un disciplinare che permette di entrare in commercio dopo 12 mesi dalla vendemmia non rende merito agli sforzi dei produttori chiantigiani per produrre un vino che ha sempre più bisogno di tempo per potersi esprimere al meglio. Forse sarebbe il caso di rivederlo, tornando al passato, cioè a quei 18 mesi (meglio 24) che forse un certo mercato non gradirà ma che sicuramente adesso rappresentano il tempo minimo in cui un moderno Chianti Classico possa esprimersi. Capisco sia una scelta coraggiosa ma sarebbe realistica e soprattutto darebbe un segnale forte e in controtendenza rispetto a chi mette (parlo in generale) in commercio vini neonati.

Chianti Classico Riserva 2018 (e non solo)

Quanto detto per il Chianti Classico vale anche per la Riserva: oggi come oggi 24 mesi di invecchiamento per un vino con almeno 80% di sangiovese, che matura in legno e deve avere una lunga vita davanti sono veramente pochi. Mi tornano in mente le parole di una grande produttrice chiantigiana: “Il sangiovese da giovane è buonissimo, poi entra in un periodo “ombroso” e ha bisogno di almeno 3 anni per uscirne”.

Con questo non vogliamo dire che tutti debbano uscire almeno dopo tre anni ma che sicuramente una Riserva, dopo 24 mesi, è solo la fotocopia del vino che diventerà, specie se si parla di uve con i giusti spigoli come il sangiovese. Ma veniamo alle Riserva 2018 che oltre a non essere ancora pronte pagano forse un modo di vedere questa vendemmia un po’ al di sopra delle sue reali caratteristiche. Per questo le abbiamo trovate ancora piuttosto squilibrate, in diversi casi per colpa di legni che le sovrastano. Hanno una buona struttura ma non certo quella che ci potremo aspettare dalle 2019 o che avevano le 2016: forse diversi produttori sono stati troppo ottimisti e così sarà bene dare ai vini almeno 12-18 mesi di bottiglia in più prima di cominciare a consumarli.

Chianti Classico Gran Selezione 2018 (e non solo)

Il fatto che ci siano solo sei mesi di invecchiamento in più tra Gran Selezione e Riserva porta, nel tempo, a ritrovarsi in commercio con le stesse annate e per quanto ci riguarda a effettuare un proficuo confronto stilistico tra le due tipologie.

Indubbiamente le Gran Selezione 2018 sono vini che hanno, rispetto alle Riserva della stessa annata, un afflato internazionale più marcato. Questo vuol dire un uso diverso e certamente più armonico del legno, probabilmente una scelta delle uve migliori a monte che porta a vini più rotondi, non maggiormente concentrati ma già più armonici, più pronti per essere bevuti, specie all’estero, dove i sentori di legno spesso apportano pregio al vino.

I 2018 degustati, qualcuno messo in bottiglie talmente pesanti che gridano vendetta la cielo, si sono mostrati più piacevoli e bevibili, pur avendo spesso, a fine bocca, una chiusura condizionata dal rovere. Per quanto riguarda invece i 2017 degustati non possiamo che ripetere quanto detto in passato e cioè che in una vendemmia del genere in Chianti Classico (e non solo) si poteva solo salvare il salvabile, specie per vini di  grande struttura destinati a lunghi invecchiamenti. Quelli buoni ci sono, ma sono mosche bianche, figli di produttori che hanno saggezza e tecnica.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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