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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell'enogastronomia nell'anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c'è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.

Assaggi Lambrusco 2021: vari mondi e modi a confronto

I nostri assaggi 2022 sono iniziati con quella che definire “una cappella” è fargli un complimento. In effetti abbiamo solo… sbagliato giorno e ci siamo presentati al Consorzio del Lambrusco a Modena un giorno prima. Per fortuna la loro organizzazione e la bravissima Alice Camellini sono riusciti a risolvere questa “partenza anticipata”.

Si parte per il futuro!

Spero proprio che la giornata di oggi (un po’ di esagerazione concedetemela) potrà essere ricordata come quella dove il giornalismo enogastronomico online ebbe un’importante svolta

L’annata del cuore: Marco Pallanti e il Chianti Classico Castello di Ama del 2002

Iniziamo con un’intervista a Marco Pallanti, dal 1982 colui che ha conosciuto e conosce ogni singolo chicco d’uva del Castello di  Ama, nel cuore del Chianti Classico, la nostra serie di interviste su “L’annata del cuore”, quella che ognuno dei nostri intervistati, per mille motivi,  sceglierà tra le molte che ha conosciuto e lavorato. Di quest’annata proporrà un suo vino, uno solo, quello su cui ruoterà tutta l’intervista e che servirà, appunto,  per parlare di tutto quanto ruota attorno ad un vino.