Questo vino, prodotto con uve groppello gentile coltivate sul suolo morenico della Valténesi ed affinato in botti di rovere bianco usate per 12 mesi ci è subito piaciuto molto.
VINerdì IGP, un vino in 300 battute Mica facile oggi farsi sorprendere da un metodo classico chiantigiano a base Sangiovese. Ci riesce quest’intrigante dosaggio zero: naso intenso di crosta di pane, note fumè e biscotti Lazzaroni (profumi della memoria), lasciati sospesi nel retrogusto e tenuti a bada dall’acidità e dalla verticalità del sorso.
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Questo Champagne è una cuvèe di tre annate diverse, 80% Chardonnay e 20% Pinot Noir coltivati in nove ettari a Vertus dai fratelli Charles-Henry ed Emmanuel.
Pur amando l’Aglianico nelle sue diverse declinazioni alla domanda su quale sia il rosso tipico della Campania non posso che rispondere: Piedirosso. Si tratta di una varietà conosciuta solo dagli addetti ai lavori, si avvicina a quei rossi leggeri e bevibili come il Pelaverga, la Lacrima do Morro d’Alba, la Bonarda ed è per questo … Continua a leggere
In questa rubrica non parleremo dei problemi geriatrici di qualcuno di noi (anche se sarebbe utile). Il nostro intento è quello di andare a scovare e raccontare i vini italiani “non giovanissimi”. Abbiamo pensato a questa dizione perché non parleremo quasi mai di quelli che vengono definiti “vini da grande invecchiamento” ma cercheremo sorprese, chicche, … Continua a leggere