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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell'enogastronomia nell'anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c'è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.

Ci ha lasciati Francesca Colombini Cinelli

Era una Signora (la maiuscola non è un errore) che sembrava snob ma invece guidava trattori, aveva un eloquio estremamente forbito dovuto ad una grande cultura, ma con una lingua che, come dicono in Toscana “arrivava prima all’osso che alla ciccia”.

Degustazione Barbera d’Asti e Superiore: segnali contrastanti

Avete presente quel film dove il protagonista si risveglia la mattina ed è bloccato temporalmente al giorno precedente e così incontra le stesse persone, fa le stesse cose, ripete all’infinito gli stessi gesti?
Se mai dovesse succederci una cosa del genere  vorremmo avvenisse durante le giornate di assaggi al Consorzio della Barbera  d’Asti e vini del Monferrato.