Iniziamo quello che potremmo chiamare “Polittico del Metodo Classico italiano”, che vi presenterà quasi 400 bollicine nazionali, con gli spumanti a base durella e verdicchio.
Come vignaioli alla fine dell’estate si dovrebbe leggere in campagna, seduti in posizione panoramica, gustandosi lo spettacolo che la natura nonostante tutto continua a mandare in onda.
Non siamo certo davanti alla vendemmia del secolo però i Verdicchio dei Castelli di Jesi 2017 e di Matelica 2017 hanno dato dei buoni risultati, anche se…
Una foto di Nicolò Incisa della Rocchetta e della nipote Priscilla accompagna il titolo più grande della copertina di questo numero, ampiamente dedicato ai vini di Bolgheri, “la regione del vino più calda d’Italia”. Altri titoli di questo fascicolo, nel quale c’è molta Italia: i grandi Barolo del 2013, l’esplorazione delle Marche. Infine: i vini … Continua a leggere
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Maledetta pioggia non fermerai la mia voglia di girare per le campagne di Matelica con l’obiettivo di raggiungere Aldo Cifola. che mi aspetta, ombrello munito, nei pressi di Contrada Monascesca, piccolo borgo lungo la statale per Fabriano che da enclave di un gruppo di monaci benedettini dell’ordine farfense in fuga dai longobardi è diventata oggi, dopo varie peripezie, sede di una delle più importante aziende vitivinicole italiane: La Monascesca.
la zona del Verdicchio dei Castelli di Jesi, pur essendo famosa in Italia per i suoi vini non è assolutamente una monocultura, anzi. Sulle dolci colline attorno a Jesi, sia quelle a sinistra che a destra dell’Esino, le vigne non sono la maggioranza: la campagna è equamente suddivisa tra seminativi, boschi, vite e olivo.
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