Campo Sughera, ovvero A come Bolgheri

Qualche mattina fa, nel primo giorno d’autunno astronomico con temperature ancora estive, di fronte al mare che “urlava e biancheggiava”, sono tornata con la mente a Bolgheri e ad una festa.











Stampa estera a portata di clic: La Revue du Vin de France, no. 615-2017

La copertina di questo numero è, come al solito, molto affollata di titoli. Il titolo più grande è appunto per i Sauvignon: i campioni francesi contro i migliori del resto del mondo. Poi: il nuovo destino dei vini del Jura; High-tech e i futuri Amazon e i Netflix del vino , Banyuls e altri Vins Doux Naturels de France, whiskies francesi di avanguardia. Ma ancora: Grandi scuole di degustazione, Saint Julien, Montagny , Irouleguy… Insomma, non manca niente.



Cortaccia rossa ha trionfato

“Cortaccia rossa la trionferà/Cortaccia rossa la trionferà/Cortaccia rossa la trionferà/Evviva i bordolesi e chi ce li dà!” Questo strambo motivetto enopolitico mi frullava in testa mentre mi avvicinavo alla Cantina di Cortaccia, dove si sarebbe svolta Cortaccia Rossa, sfida-degustazione tra vitigni e uvaggi bordolesi prodotti in questo piccolo comune altoatesino e quelli di una zona molto più famosa.





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