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Da venerdì a domenica prossima, tra Astigiano e Langa, la riunione annuale di Winesurf
Nella foto i partecipanti a quella dello scorso anno, a cui in verità mancavano molti nomi importanti.
Nella foto i partecipanti a quella dello scorso anno, a cui in verità mancavano molti nomi importanti.
Si pensa che in un territorio toscano così solare, vicino a zone dove la longevità di un vino si misura in decenni, produrre (soprattutto, ma non soltanto) vini rossi pronti, piacevoli, di buona struttra ma dal prezzo contenuto, sia chiaro segno di appartenere a una zona di serie B. Questa è una sonora bischerata!
Da tutti noi di Winesurf tanti auguri per uno scintillante 2020!
Tre vini con tre storie diverse. A pochi giorni dall’Anteprima Amarone un quadro su questi vini e sul territorio, diatribe legali comprese.
Non solo abbiamo trovato tanti Teroldego di ottimo livello ma li abbiamo trovati finalmente quasi tutti improntati alla dinamicità e all’eleganza.
Pochi vini in degustazione (nemmeno trenta) ma tutti molto significativi per capire quanto e come stia crescendo questa terra.
Non voglio demonizzare o creare del panico, semplicemente riportare dei dati che possano far pensare tutti, dagli agricoltori ai cittadini, ai politici.
I risultati dei nostri assaggi hanno da una parte evidenziato un bel miglioramento qualitativo, dall’altra una reale divisione tra chi vede il vino rosso in maniera più “aperta al mondo” o più “positivamente conservatrice”.
in Alto Adige è in corso una ricerca che riguarda da una parte i migliori terreni e dall’altra il modo più consono per esprimere le caratteristiche di questo difficilissimo vitigno.
L’annata calda non ha portato a vini maturi ma a prodotti più pronti e gradevoli del normale. Nasi con importanti note fruttate ma già fuse con sentori terziari di grande finezza, bocche con tannicità imponenti ma aggraziate e dolci.