
Editoriale
Bottiglie pesanti al tempo del Covid-19: è il momento di cambiare!
Vista la difficilissima situazione che stiamo vivendo potrebbe essere il momento, per i produttori avveduti, di passare decisamente a bottiglie più leggere.
Vista la difficilissima situazione che stiamo vivendo potrebbe essere il momento, per i produttori avveduti, di passare decisamente a bottiglie più leggere.
A prima vista potrebbe sembrare un libro che parli d’amore, ma sarebbe come dire che (scusate il paragone irriverente) La Divina Commedia parli di un viaggetto durante il weekend.
Il Prosecco DOC non è un vino di alta qualità. Vado addirittura oltre e (aspettate a saltare per aria) per me il Prosecco DOC non è nemmeno un “vino” ma un “bene rifugio”, un qualcosa di molto diverso e appetibile dal punto di vista commerciale.
Dalla vendemmia 2020 si potranno produrre le prime bottiglie di Prosecco Rosé. Si pensa a 15-20 milioni di bottiglie, tanto per cominciare.
Solo una gran mano e un terreno adatto possono dare l’esplosione di frutto (agrumi, albicocca, pesca) e la perfetta grassezza a un vitigno che poche volte ho trovato così meravigliosamente espresso.
Una novità assoluta! Winesurf presenterà lo stesso giorno della degustazione i risultati degli assaggi, con video in diretta. Una innovazione che potrà cambiare il modo di fare una guida vini.
Le nostre interviste a chi ha fatto la storia del vino italiano ci portano nelle Marche ad incontrare Carlo Garofoli. Dalle sue labbra ascoltiamo la storia, dagli anni ’50 del secolo scorso fino ad oggi, del Verdicchio dei Castelli di Jesi e di un territorio adesso molto apprezzato per i suoi ottimi vini.
C’è sempre una prima volta e quella che mi accingevo a fare mercoledì 29 aprile era la prima “degustazione online” della mia vita.
Con le nostre interviste arriviamo in Sicilia e andiamo a parlare con Antonio Rallo, Presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Sicilia.
Samo onorati di proporvi l’intervista a Massimo Martinelli, personaggio che non solo incarna la Langa, ma da produttore, pittore, pensatore, estimatore, “gustatore” del Barolo e non solo, rappresenta l’anima pensante di una terra che dovrebbe riflettere di più su se stessa.