Forse non tutti se ne ricordano, ma il 1997 è stato in qualche modo uno spartiacque nel mondo del vino italiano, soprattutto dal punto di vista commerciale.
Ecco uno dei pochi, direi pochissimi, Chardonnay italiani che mi soddisfano e che cerco. Secco, minerale, austero, una bandiera siciliana piantata nel lontano 1985 che non ha affatto perso d’attualità.
La sempre interessante degustazione-confronto in Sala Dante quest’anno era incentrata sull’inzolia-ansonica e naturalmente sulla vernaccia di San Gimignano.
Dal 2006 abbiamo degustato 60753 vini. trova il vino che stai cercando
Quando ci si trova davanti a un vino così, non è necessario mangiare nulla, è talmente emozionante che la cosa migliore è sorseggiarlo in assoluto silenzio.
La Sicilia, come e più del resto del Mezzogiorno, dispone di un patrimonio di risorse, innanzitutto umane, ma anche ambientali e culturali, poco o male utilizzate. Tuttavia il vino è una luce che – seppur a intermittenza – illumina una regione che vuole rilanciarsi e custodire l’essenza del suo terroir.
E dopo aver parlato in generale di Milo e dell’Etna scendiamo nel cuore degli assaggi parlando dei bianchi e dei rosati siciliani che abbiamo degustato nella nostro soggiorno etneo.
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