Iniziamo con i Roero DOCG il focus sul nebbiolo tra Langa e (appunto) Roero: nei prossimi giorni vi parleremo di Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba per poi passare al Barbaresco 2021 e infine al Barolo 2020. Molti si domanderanno perché parlarne adesso, quando sono quasi in commercio le nuove annate e noi rispondiamo al solito modo e cioè che il consumatore finale, cioè colui (o colei) a cui ci rivolgiamo, non beve certo a gennaio 2024 il Barolo 2020, ma praticamente da adesso e quindi questo è il momento giusto per degustare questi vini e pubblicare i risultati.
Ma veniamo al Roero, cioè ad un Nebbiolo che negli ultimi 20-25 anni ha sofferto la presenza di cugini importanti come Barolo e Barbaresco e da circa una decina la concorrenza “casalinga” di tanti Langhe Nebbiolo, il cui successo ha dirottato non poche buone uve su questa denominazione a caduta. I Roero erano così rimasti in un limbo strano, con il risultato di trovarsi spesso dei vini che copiavano i Barolo senza averne le giuste caratteristiche e spesso rimanendo sommersi da dosi eccessive di legno. Tutto questo nonostante buoni produttori non mancassero sul territorio.
Da anni seguiamo da vicino questa denominazione e per questo siamo felici di quanto abbiamo potuto constatare nei nostri assaggi e cioè che il Roero non solo, anno dopo anno, è cresciuto, ma è cresciuto in maniera orizzontale e verticale, cioè sia con tanti produttori che sono riusciti a fare ottimi vini rendendo più gentili i tannini del nebbiolo senza snaturare la freschezza e la finezza che ha nel Roero, sia con vini che oramai non hanno niente da invidiare ai cugini aldilà del Tanaro.
Questo traguardo, che vediamo avvicinarsi da anni (vedi qui e qui) è stato ufficialmente raggiunto con l’annata 2021, una vera certezza per chi vuole provare dei Roero strutturati ma eleganti, complessi e intensi al naso.
I nostri assaggi ci hanno dimostrato questa crescita anche “a ritroso” cioè degustando vini di annate precedenti e notando miglioramenti mano a mano che si arrivava ad annate più recenti. Un percorso chiaro, che ovviamente ha avuto e ha ottimi Roero anche nelle annate più vecchie ma che nel 2021 è giunto a compimento.
Indubbiamente l’annata 2021, veramente ottima per i nebbioli di Langa e Roero ci ha messo del suo, proponendo alcolicità meno impegnative o comunque importanti ma bilanciate da acidità di ottimo livello, però i passi avanti fatti dai produttori del Roero non possono essere frutto solo di una buona annata.
Cinque Vini Top e soprattutto oltre il 75% dei vini che ha ottenuto più di 80 punti stanno a dimostrare che il Roero oramai è seduto allo stesso tavolo degli altri grandi vini di Langa è che ha intenzione di rimanerci.