Se la prossima settimana sarà quella delle anteprime toscane quella che si chiude potrebbe essere definita quella degli animali, più o meno da cortile.
Un dato elaborato da Comtrade, ripreso da AAWE (American Association of Wine Economist) e giratomi dal sempre attento Guglielmo Bellelli, mi ha fatto saltare sulla seggiola
Le stagioni e le uve, cioè il riassunto tecnico dell’ultima annata viticola nei Colli Orientali del Friuli è la cosa che più si avvicina alla quadratura del cerchio tra dati tecnico-scientifici e leggibilità per i non addetti ai lavori.
La riunione delle riunioni, quella che mette assieme una volta l’anno la variegata redazione di Winesurf, quest’anno si trasferirà a sud, nel territorio del Massico, alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, ospiti della cantina che incarna questa terra ricca di storia da molti anni, Villa Matilde Avallone.
Era una Signora (la maiuscola non è un errore) che sembrava snob ma invece guidava trattori, aveva un eloquio estremamente forbito dovuto ad una grande cultura, ma con una lingua che, come dicono in Toscana “arrivava prima all’osso che alla ciccia”.
Questa volta ben 20 giovani enologi under 40 avevano inviato i loro vini e devo ammettere che la degustazione (naturalmente bendata) è stata più complessa del solito.
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