“Le stagioni e le uve” del Consorzio Friuli Colli Orientali: un’annata ai raggi x, con chiarezza.2 min read

Ormai mi ripeto da qualche anno ma Le stagioni e le uve, cioè il riassunto tecnico dell’ultima annata viticola nei Colli Orientali del Friuli è la cosa che più si avvicina alla quadratura del  cerchio tra dati tecnico-scientifici e leggibilità per i non addetti ai lavori.

L’opera, giunta alla quindicesima edizione e presentata ufficialmente qualche giorno fa, nasce grazie ai tecnici del consorzio  Francesco Degano e Davide Cisilino con la supervisione del Direttore Mariano Paladin e traccia un quadro tecnico approfondito ma di facile lettura dell’annata viticola nei Colli Orientali.

Noi giornalisti ma anche tanti appassionati che vogliono crearsi un quadro preciso su cosa aspettarsi dall’annata 2022 in questo territorio, possono farlo consultando i chiarissimi grafici o leggendo le essenziali e per niente “dottorali” pagine di Davide e Francesco.

Ma questo opera, che può essere richiesta in pdf o in formato cartaceo al Consorzio, è oramai non solo  un quadro sull’annata ma, anno dopo anno diventa una testimonianza di come cambi e si evolva un territorio. Vi ricordate la vecchia battuta di quello che va dal suo amico produttore e gli chiede com’è andata la vendemmia? “Benissimo” risponde il produttore e quando l’amico protesta affermando  che ogni anno dice la stessa cosa il produttore risponde “Ma quest’anno è vero!”

Con Le stagioni e le uve l’amico della barzelletta e noi tutti possiamo sapere con precisione e in poco tempo l’andamento reale della vendemmia 2022 (e 2021-2020-2019 etc)

Ancora una volta mi ripeto ma vi consiglio di consultarla richiedendola a direzione@colliorientali.com oppure a promozione@consorziodocfvg.it

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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