Assaggi
Grignolino d’Asti e Ruchè di Castagnole Monferrato: non belle sorprese, belle realtà!
Questo articolo è la dimostrazione lampante che le piccole denominazioni, spesso sconosciute ai più, possono riservare belle sorprese.
Questo articolo è la dimostrazione lampante che le piccole denominazioni, spesso sconosciute ai più, possono riservare belle sorprese.
Non sono un grande estimatore di aglianico, però quando arriviamo nel Vulture i miei dubbi storici su tante esecuzioni di questo vitigno si sciolgono come neve al sole.
Una doverosa premessa: i nostri assaggi hanno toccato un buon numero di vini pugliesi ma sicuramente non così ampio come avremmo desiderato.
In un momento in cui i produttori rischiano di dover riportare in etichetta scritte inquietanti, proviamo a ridare un po’ di leggerezza al settore.
In questa rubrica non parleremo dei problemi geriatrici di qualcuno di noi (anche se sarebbe utile). Il nostro intento è quello di andare a scovare e raccontare i vini italiani “non giovanissimi”. Abbiamo pensato a questa dizione perché non parleremo quasi mai di quelli che vengono definiti “vini da grande invecchiamento” ma cercheremo sorprese, chicche, … Continua a leggere
VINerdìIGP, un vino in 300 battute Color rubino scarico ma brillante, naso con agrumi e frutta matura accanto a spezie finissime. Bocca leggiadra, giustamente tannica, fresca, mai aggressiva. Una seta fatta vino. Assaggiato bendato e mai avrei detto Nobile di Montepulciano, perché una finezza del genere è hors categorie in quella zona.
Da qualche giorno l’Irlanda, grazie al silenzio assenso della Comunità Europea forse in altre faccende affaccendata (ma che doveva comunque esprimersi entro la fine del 2022), può richiedere che sulle etichette di qualsiasi bevanda alcolica e quindi anche del vino, si riportino scritte come quelle qua sotto. Insomma, quella che in Francia, Spagna e Italia … Continua a leggere
Ecco alcuni commenti raccolti a caldo dopo la chiusura (revocata poi) del Noma. Abbiamo chiesto solo a chi c’ha mangiato almeno 32 volte nello scorso anno.
un bel numero di Vini Top e tanti altri buoni vini sono i risultati dei nostri assaggi, ma la speranza è che in Valpolicella, piano piano, si torni a considerare basilari le differenze e non le somiglianze tra vini.
Luciano era stato messo tra i modernisti ma ne faceva parte senza farne parte: non era uomo da proclami, le sue mani parlavano per lui.