Delle varie tappe che hanno segnato il Teroldego negli ultimi sessant’anni quella che stanno vivendo i vignaioli in questi ultimi tempi è forse la più importante.
La situazione del Teroldego in Trentino potrebbe essere vista come il classico bicchiere pieno d’acqua a metà: qualcuno potrebbe dire che è mezzo vuoto, altri che è mezzo pieno.
Anche se il Trentino sta sempre più diventando una regione bianchista occorre levarsi il cappello davanti a un vino/vitigno che non ha niente da invidiare a tanti rossi italiani blasonati, il Teroldego.
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Elisabetta Foradori è dal 1984, anno in cui ha preso in mano le redini della sua azienda, che sta cambiando la storia del vino trentino e, forse, anche di quello italiano.
Eccoci a parlare ancora di trentino, questa volta in rosso. Da sempre tra i rossi ci concentriamo su teroldego e marzemino, due vitigni autoctoni molto importanti in regione, tanto che il primo è anche il rosso più piantato, mentre il marzemino risulta terzo per ettari dietro al merlot. Ma queste posizione vanno inquadrate bene perché, … Continua a leggere
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