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VINerdì IGP.: Merlot Terre Lariane IGT 2015, Simone Rossi
La Val San Martino è suddivisa tra cinque comuni bergamaschi e quattro del lecchese. Da uno di quest’ultimi, Calolziocorte, arriva questo Merlot, unico prodotto di Simone Rossi
La Val San Martino è suddivisa tra cinque comuni bergamaschi e quattro del lecchese. Da uno di quest’ultimi, Calolziocorte, arriva questo Merlot, unico prodotto di Simone Rossi
I vigneti dei due Châteaux sono praticamente l’uno accanto all’altro, anche se fanno parte (almeno parzialmente) di due territori comunali diversi, Pessac e Talance, dove si trova La Mission.Si tratta della porzione più vicina a Bordeaux del terroir dell’AOC Pessac-Léognan,nelle Graves du Nord o Graves de Bordeaux.
Si comincia con l’articolo di Gordon Mott alla ricerca dello spirito del Messico. Naturalmente non si può tacere del Mezcal, preparato col solo cuore dell’agave. La procedura di preparazione (dalla pianta alla bottiglia) è illustrata in un secondo articolo più breve, che segue. Si chiude l’argomento con la presentazione di una selezione di Tequila pregiate.
Da vino mediatico a brutto anatroccolo di cui non parlare mai. E’ la metamorfosi del Patrimo, vino rosso dell’anno per la Guida dei Vini Gambero Slow Food nella vendemmia 2000 lanciato nel 1999 a centomila lire da Enzo Ercolino, allora patron dei Feudi di San Gregorio e protagonista incontrastato della scena vitivinicola regionale.
Azienda laziale biologica e biodinamica da 31 anni, prima che diventasse una moda, vegan dal 2007, prima che diventasse una moda, semplicemente perché Claudio e la figlia Cristina ci credono davvero. Lo Stamnos è un merlot coi fiocchi, avvolgente e succoso, irresistibile. E si trova a meno di 9 euro!
Bottiglia con tappo fradicio, vino a metà spalla della bottiglia (l’etichetta stava pure peggio e per questo non la mostro). Considerando l’annata da tregenda l’ho aperta sicuro del peggio. Invece complessità, freschezza, equilibrio, GRANDEZZA! Un vino commuovente, sono ringiovanito. Grazie Marco Pallanti!
Mi piacciono i Bordeaux e in genere li preferisco con un bel po’ di anni sulle spalle. Però non ho saputo resistere a questo Pessac-Léognan del 2012 di cui avevo letto che non ha pienezze esagerate. Il frutto – il cabernet sauvignon si avverte – è davvero nitido, avvincente. Bel vino. Peccato costi un po’, … Continua a leggere
L’invito del comune di Magliano di far parte della giuria della XVIII° edizione di Vinellando è stato un’ottima scusa per controllare lo stato della vendemmia 2017 in Maremma. Purtroppo quello che si pensava e si sentiva dire corrisponde a verità: da una parte una perdita secca (mediamente del 30-35% con punte del 70%) di produzione e dall’altra una maturazione fenolica non certo perfetta delle uve rimaste, presentano un quadro piuttosto preoccupante.