Un territorio dove circa 400 ettari di vigneto, praticamente tutti a cannonau, danno il senso di cosa voglia dire “terroir”, termine spesso usato a sproposito.
Francesco Sedilesu ha voluto regalarci e regalarvi un brano di una “densità” incredibile, dove racchiude tutto quello che un sardo vorrebbe dire e far sapere al mondo: sulla sua terra, la sua storia, le sue abitudini e soprattuto sul suo vino
I risultati dei nostri assaggi hanno da una parte evidenziato un bel miglioramento qualitativo, dall’altra una reale divisione tra chi vede il vino rosso in maniera più “aperta al mondo” o più “positivamente conservatrice”.
Prima di iniziare abbiamo pensato: “E se la degustazione desse un risultato negativo? Se il “fattore visita in loco” avesse influenzato oltremodo le nostre valutazioni di allora? Se dovessimo rivedere tutto quello che di buono abbiamo pensato e scritto?”
Dal 2006 abbiamo degustato 52730 vini. trova il vino che stai cercando
E dopo aver parlato del “Pianeta Mamoiada” eccoci a presentare i suoi abitanti, alias produttori. Quasi tutti sono piccolissimi e qualcuno non imbottiglia nemmeno, ma rappresentano una bellissima sorpresa per chi ama il cannonau.
Il termine Pianeta Mamoiada calza alla perfezione a questo territorio, con un’atmosfera e caratteristiche uniche e forse irripetibili, che per tre giorni ci ha visto girare per vigne e cantine.
Partiamo dal Cannonau per cercare di capire cosa sta accadendo sull’isola nel momento in cui si sta creando una specie di “Unione Europea della Garnacha” (o Grenache), che dovrebbe favorire la diffusione del Cannonau vino fuori dai confini isolani.