Quelli che potevano essere (e sono!) dei problemi, cioè la mancanza di freddo e di riposo per la vite e la carenza idrica, si sono per strada trasformati nella possibilità di far maturare più lentamente il nebbiolo.
Per spiegare i Barbaresco 2018 bisogna partire dalla vendemmia 2017, estrema in tutto (grandine, siccità, caldo, stress idrico) tanto da consegnate al 2018 piante che, in qualche modo, dovevano ancora riprendersi da un superlavoro.
Per la serie “Un anno dopo” intervistiamo Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani. Con lui parliamo non solo di cosa è successo in quest’anno di Covid nelle Langhe ma di prezzi dei vini, di imbottigliatori che vendono Barolo a cifre irrisorie e di tanti altri temi.
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