Selezione degli oli extravergine toscani: per il futuro basterà l’olivo Filippetto?3 min read

Carlo Conti e il turismo dell’olio sono i due elementi inaspettati di questa edizione dell’evento annuale dedicato alla Selezione degli oli extravergine di oliva DOP e IGP della Toscana, promossa da Regione Toscana in collaborazione con Camera di Commercio di Firenze, PromoFirenze, Fondazione Sistema Toscana, e a cui hanno partecipato 44 aziende produttrici dei 52 oli selezionati come eccellenza olearia regionale.

Prima di parlare di loro, qualche numero per capire meglio il panorama regionale: la Toscana conta 4 DOP (Chianti Classico, Lucca, Seggiano e Terre di Siena) e 1 IGP (Toscano) che rappresentano il 25% della produzione certificata nazionale. Conta 15 milioni di olivi, 90.000 ha dedicati alla loro coltivazione, 383 frantoi attivi che nel 2021 hanno prodotto oltre undicimila tonnellate di olio.

Sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze dove si è svolta la premiazione, si sono alternate le voci del presidente della Regione Eugenio Giani, la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, il presidente di PromoFirenze Massimo Manetti, Tiziana Sarnari di ISMEA – Direzione servizi per lo sviluppo, Laura Mazzanti responsabile tecnico del laboratorio Analytical srl incaricato per la Selezione, Alessandro Parenti capo panel e docente universitario in rappresentanza degli assaggiatori che hanno partecipato alle Commissioni regionali della Selezione.

Anche se è stata la giornata dedicata alle olive, il vino ha fatto capolino nelle parole del presidente Giani che auspica di portare l’oro verde allo stesso livello del settore vino, come conoscenza e apprezzamento tra i consumatori. Se oggi questi spendono qualche decina di euro per una bottiglia di vino da bere in una serata, ancora tituba di fronte a 15 euro per una bottiglia di olio extravergine d’oliva che dura molto più tempo.

Ed è forse per questo che la Regione ha selezionato un ambasciatore toscano, produttore di olio, made in Florence: Carlo Conti. L’intervento tra sacro e profano del rinomato presentatore, tra osservazioni da piccolo produttore e messaggi chiari da comunicatore esperto, ha fatto breccia e dato ritmo all’evento, paragonando ad esempio la natura che determina la produzione di olive alla stagione calcistica della Fiorentina: ci sono stagioni dagli esiti eccelsi, altre dai toni più bassi. Ha raccontato dell’olivo Filippetto, battezzato come ogni albero della sua tenuta e della consapevolezza degli elevati costi di produzione che legittimano l’espressione oro verde.

Ed è forse un ambasciatore ciò che serve al settore vista la nuova normativa fortemente voluta dalla vicepresidente Saccardi che regola il turismo dell’olio. Un turismo di nicchia, fatto di visite ad oliveti e frantoi, nulla di nuovo sotto il sole, vista la strada già battuta da il mondo del vino e che anzi continua a battere, battere, battere. E nelle parole della vicepresidente è emerso perché è tanto importante che anche questa branca dell’economia turistica si sviluppi: perché il turismo dell’olio, o le attività di agriturismo per le aziende che già si erano organizzate prima della Legge regionale, spesso sono l’unica speranza di sostenere economicamente l’agricoltura.

Quindi produzioni di qualità, prodotti quasi nutraceutici (20 ml di olio EVO al giorno apportano la quantità consigliata di antiossidanti), eppure impossibili da essere sostenibili per gli agricoltori. Dato che emerge anche dalla lettura dei numeri che parlano dell’Italia dell’olio d’oliva nel mondo: 1° consumatore, 2° produttore, 1° importatore, 2° esportatore.

Made in Italy, ottima qualità, benefici per la salute (qui il cancer plan neanche col binocolo si fa vedere) eppure sostenibilità risicata. Ma la soluzione è davvero sempre il turista?

Barbara Amoroso Donatti

Appassionatissima di vino e soprattutto “liquidi con qualche grado in più”. Punto di riferimento del giornale per tutto quanto riguarda il mondo dei superalcolici.


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