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Propongo una moratoria delle cazzate
Propongo una moratoria delle cazzate, tipo pensarci un po’ prima di spararle, specie se camuffate da notizie.
Propongo una moratoria delle cazzate, tipo pensarci un po’ prima di spararle, specie se camuffate da notizie.
Anche se l’annata 2018 è stata presentata in molte parti d’Italia come ottima, bisogna purtroppo riscontrare che le temperature medie molto alte, non solo nei mesi estivi, hanno creato qualche problema.
Se venticinque anni non sono pochi per una persona sono però pochissimi per una DOC, specie per una che ha avuto la fortuna (o la sfortuna) di essere fin dall’inizio sotto i riflettori mediatici.
Sembra stia iniziando un grande momento per la schiava, oramai non più legata all’annata ma vista anche come vino da buon invecchiamento.
Antonio Camillo mi ha fatto fare un viaggio a ritroso nel tempo, in un vigneto che ha una storia molto particolare.
Gli enologi, di vaglia o meno, i rappresentati di prodotti enologici, molti produttori di vino e last but not least, un buon numero di giornalisti del vino, magari con un minimo di esperienza sulle spalle, hanno una certezza.
Oggi 21 agosto 2056 il Primo SomMinistro del Prosecco Italiano, ha inaugurato il nuovo Proseccodotto Trapani-Calcutta
A Gavi negli ultimi 15 anni le cose sono cambiate non poco e questo soprattutto per merito (o per colpa) del tanto famigerato cambiamento climatico e conseguente innalzamento medio della temperatura.
Dopo i peggiori vini da bere a Vinitaly e i peggiori vini da bere quest’estate eccovi il logico sviluppo in chiave mondiale, cioè i peggiori vini esteri da bere adesso, quando il termometro rischia di toccare i 40 gradi.
Scusate il francesismo ma mi sono rotto i coglioni! Sarà il caldo, sarà che invecchio ma devo sfogarmi.