Propongo una moratoria delle cazzate1 min read

Tesi ( o premessa)

Una cantina che praticamente si tuffa dall’alto in una vigna di Cartizze e che produce Prosecco DOCG, nonché Cartizze (non faccio nomi ma ci capiamo) pare, e ripeto pare, non voglia più utilizzare la denominazione Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano DOCG.

Antitesi ( o risultato della comunicazione di non voler più essere nella denominazione etc.)

Rincorsa sul web e magari sulla stampa stampata e in video (non c’è limite al peggio), tra titoli e articoli, a enfatizzare un disamore, anzi un tradimento, anzi un abbandono, anzi un vanfanculeggiamento con conseguente svilimento assoluto della DOCG etc.

Sintesi (o ricerca del vero: Socrate e Hegel, se potete, perdonatemi!)

Una cantina, che provava a vendere a prezzi giusti per la denominazione ma probabilmente non ci riusciva, sviluppa un’idea di marketing per provare a mettere il brand davanti alla denominazione. Per farlo deve scatenare una perfetta tempesta mediatica. Ci riesce e magari domani ne scatenerà un’altra dicendo che ci ha ripensato.

Morale (scegliete quella di un filosofo a caso, va bene): propongo una moratoria delle cazzate, tipo pensarci un po’ prima di spararle, specie se camuffate da notizie.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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