VSDQ Dosaggio Zero Incontro, Moretvini: che incontro e che bella sorpresa!2 min read

Marco Moret è in teoria un produttore di Prosecco. In teoria perché quando entri nella sua cantina a San Pietro di Feletto, nel mezzo alle colline del Conegliano Valcobbiadene DOCG, trovi una proposta di più di 20 vini diversi che vanno dai bianchi, passano (appunto) per il Prosecco DOCG, svariano non poco sul fronte degli spumanti arrivando fino a rossi importanti.

Con lui ho fatto un giro bellissimo tra le colline di Conegliano in zone veramente nascoste, dove le pendenze dei vigneti non hanno niente da invidiare a quelle, più famose di Valdobbiadene. E’ stata una vera e bella sorpresa come del resto incontrare Incontro, un vino spumante che nasce da uno dei meno conosciuti Incrocio Manzoni, il  13.02.25 tra moscato d’amburgo e raboso.

Più che Incontro il vino dovrebbe chiamarsi “Sorpresa” perché è una vera sorpresa e tutta in positivo. Un rosato pas dosé che al naso ha esplosivi e finissimi profumi floreali con la rosa in primo piano. Ricorda da vicino gli intensi temi aromatici del Gewürztraminer e quindi in bocca te lo aspetteresti rotondo e armonico, invece è austero dotato di un’acidità cristallina, viva ma per niente aggressiva. Il sorso è fresco equilibrato, la bollicina è netta ma fine e chiude con note quasi cremose.

Un vino che ti spiazza ma che poi si piazza nella tua testa, nei tuoi ricordi e non va più via.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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