Trefinos: una storia lunga 250 anni3 min read

La fabbrica di tappi Trefinos si trova a Palafrugell, un piccolo paesino vicino a Girona, a nord  di Barcellona,  ma il suo cuore lo dovete cercare nella piccola cittadina di Agullana a pochi chilometri dal confine francese.

E’ qui che si trova  la più importante foresta di querce da sughero della Spagna e forse anche la più antica.

La sua visita è una bella esperienza , specie se accompagnati da Joaquin Bech de Careda che da anni si dedica pienamente e con grande passione alla gestione dei boschi, implementando aspetti di ricerca e tecniche che permettono di migliorare la salute e la resa degli alberi.

Mentre spiega il taglio della corteccia delle querce è impossibile non restare affascinati dal personaggio, un vero signore del bosco, la cui conoscenza e profondità dei commenti sono il risultato di una vita dedicata con amore a questo immenso giacimento di biodiversità.

Non meno fascino riserva Agullana, la cittadina da cui tutto è iniziato. Percorrere le sue stradine è come fare un salto nella passato, nella sua storia economica e politica.

Il primo documento relativo ad un abitante di Agullana definito taper (maestro artigiano dei tappi) risale al 1763. Circa un  secolo dopo, nel 1842  esistevano ben dodici fabbriche che occupavano 280 persone. Il paesetto di Agullana che nel 1718 contava appena 337 abitanti arrivò nel 1910 a contarne 1798 e sempre in quegli anni le aziende dedite alla trasformazione in tappi delle querce da sughero diventano quaranta, occupando oltre 600 lavoratori.

Il cambiamento del paese fu radicale anche dal punto di vista urbanistico, con la costruzione di edifici di stile modernista e con l’obbligo di chiudere i cortili,  dove avveniva la bollitura del sughero e la conseguente lavorazione,  con alte mura.

Negli anni la numerosa concentrazione di lavoratori portò alla costituzione di società di mutuo soccorso che provvedevano in caso di infortunio o di malattia o di perdita del lavoro ad aiutare i lavoratori per sopperire alle carenze di uno stato poco  sociale.

Ancora oggi nel centro del paesino trovate “La Concordia” fondata nel 1851 e che ancora svolge la funzione di aggregazione sociale fondamentale per la piccola comunità.

La guerra civile del 1936-1939 ha visto questa piccola cittadina molto attiva sia sul piano militare sia politico a fianco dei repubblicani contro i franchisti, come un po’ ovunque in Catalogna.

Fu uno degli ultimi avamposti che ospitò il governo repubblicano e  base da cui espatriarono verso la vicina  Francia centinaia e centinaia di antifranchisti. La vocazione autonomista della Catalogna trova nella cittadina un vero caposaldo, come mostrano le bandiere inneggianti al referendum.

Oggi tutta l’attività legata alla lavorazione del sughero si è trasferita a Palafrugell dove ha sede la Trefinos. La società fu creata nel 1917 a seguito di una ricapitalizzazione della casa Barris ad opera di Joan Miquel, più noto come Joanet Mario. L’attività produttiva si indirizzò sin dall’inizio verso la produzione di tappi  lunghi (4,5 cm) di  ottima qualità. Li chiamavano  “très fins”,  da cui deriva il nome dell’azienda ed erano destinati alla chiusura delle bottiglie di vini spumante.

Inizialmente formati da un unico pezzo vengo in seguito sostituiti da tappi in conglomerato di sughero con una corona a fungo ad una estremità.

Negli anni l’attività aziendale è stata molto dinamica con incorporazioni di altre aziende e costituzioni ex novo, tutte tese a rafforzare attraverso una diversificazione produttiva l’assetto societario e produttivo.

Attualmente Trefinos è la prima impresa produttrice del settore in Catalogna per volume di fatturato nonché uno dei principali produttori di tappi tecnici per spumanti e vini fermi con filiali in Francia, Italia e Stati Uniti.

Gli ultimi movimenti sul mercato finanziario, danno la Trefinos come facente parte del gruppo Amorim, che con questa acquisizione  diventa il più grande produttore di tappi di sughero del mondo. Allo stesso tempo però la Trefinos continua in piena autonomia di mercato a produrre e commercializzare i suoi tappi, con una grande attenzione alla ricerca ed al miglioramento tecnico.

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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