Wine Summit a Bolzano per presentare l’Alto Adige

la formula non ricalca quella delle anteprime , incentrandosi soprattutto sul voler far conoscere l’Alto Adige e i suoi vini, più che una particolare annata. Per farlo gli organizzatori hanno pensato bene di portare i partecipanti in posti unici e meravigliosi: La Cantina di Roccia a Laimburg, ristoranti tipici affacciati sulle vigne del lago di Caldaro, L’Alpe di Siusi.



Bianchi trentini 2016: annata non eccelsa ma…attenti ai numeri

Quando si parla di vino Trentino oramai si parla quasi esclusivamente di uve bianche, che coprono il 72.7% della superficie vitata, mentre le rosse si attestano al 27.3%. Quindi il trentino è oramai regione da bianchi e da bollicine. Una regione che ha praticamente lo stesso numero di ettari vitati (poco più di 10.000) di 40 anni fa, ma completamente diversi in quanto alle uve piantate



Bianchi friulani 2016, annata di buon livello ma…

Prima di parlare dei vini due parole sulla situazione generale, con da una parte gli strascichi del caso-bluff del secolo, alias “sauvignon connection” e dall’altra la ormai, sembra irreversibile, “glerizzazione” del Friuli. Visto che presenteremo i risultati delle degustazioni in due volte, tratteremo questi due argomenti separatamente, in modo da dargli il giusto spazio.



Bianchi 2016 dell’Alto Adige, bene ma “attenti ai Supertirol” (prima parte)

Chissà se saremo i primi a tenere a battesimo questa nuova categoria di vino in Alto Adige: vini bianchi espressioni di vari vitigni ma che hanno in comune l’estrema concentrazione, la grande potenza magari declinata anche con una discreta dose di legno, seguita da una quasi fisiologica ritrosia (speriamo giovanile) ad esprimersi al naso e possibilità di invecchiamento indefinibili. Noi li abbiamo battezzati “Supertirol”.









VINerdì IGP. Marlborough Sauvignon Blanc Petit Clos 2015 Clos Henri

Dopo la Loira, e soprattutto Sancerre, la zona di cui bevo più Sauvignon è quella di Marlborough, in Nuova Zelanda. Ora, è evidente che se in un ristorante trovo un piacevole e strabevibile Sauvignon fatto nell’area di Marlborough da un grande nome di Sancerre come Henri Bourgeois, l’acquisto diventa compulsivo.



Il “Caso Sauvignon” è sempre un caso?

Vi ricordate “il caso sauvignon”? Alcune testate regionali avevano creato titoloni da “mafia capitale”. Sauvignon connection, lo avevano chiamato. Si, proprio come se al vertice vi fosse un deus ex machina



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