Roberto Felluga ci ha lasciati. La cosa era purtroppo nell’aria, anche se le frasi che si scambiavano erano quasi accenni, come se parlandone piano si potesse rendere meno vera la notizia.
Certi momenti dell’assaggio sono stati infatti gioia pura grazie a vini che esprimevano da una parte un profondità aromatica e una piacevolezza gustativa di altissimo profilo, dall’altra anche una grande e indiscutibile territorialità.
Di ritorno da una settimana friulana e prima di mettere mano all’enorme mole di dati relativi agli oltre 400 vini degustati, ci sembra giusto fare il punto sia su quanto abbiamo degustato sia su quello che abbiamo “annusato” girando per produttori tra Collio, Colli Orientali e Isonzo.
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