Si parte dal Lambrusco per percorrere una nuova strada, assieme a voi1 min read

Mentre molti di voi leggeranno queste righe noi saremo impegnati nella prima degustazione per la nostra guida vini 2022/2023.

Partiremo proprio dal Lambrusco, uno di quei piccoli grandi vini che andrebbero compresi e goduti sempre meglio, e naturalmente per degustarli saremo al Consorzio Lambrusco a Modena.

Dopo il Lambrusco passeremo ai bianchi italiani, alle grandi bollicine metodo classico, ai rosati e poi, da settembre ci concentreremo sui rossi del nostro stivale, che tutto il mondo ci invidia. In totale, con alcuni importanti zone per la prima volta nel mirino,  più di 5000 vini degustati.

Ma la guida 2022/23 segna uno spartiacque fondamentale per Winesurf è i suoi lettori.

Fra qualche giorno saremo più chiari ma il nuovo percorso per la nostra redazione passa attraverso la consapevolezza di avere, scusate l’immodestia,  competenza, esperienza e conoscenza del settore.

Ma per mettere queste nostre doti (assieme all’immancabile ironia, come dimostra la foto di copertina) a disposizione di tutti servono soldi: per la benzina, per pasti, alberghi, organizzazione logistica, per aggiornarsi. La competenza ha un costo ma nel mondo del giornalismo (parola non scelta a caso) enogastronomico online tutto deve essere gratuito.

Noi crediamo sia arrivato il momento di cambiare e di tornare al passato, quando un giornale viveva grazie a suoi lettori e non grazie a sponsor che spesso “mettono bocca” in un concetto per noi sacro: la libertà di stampa.

Così abbiamo fatto una scelta forse difficile ma doverosa verso noi e verso voi, ma ve ne parleremo meglio tra qualche giorno.

Intanto iniziamo a degustare i Lambrusco in quel di Modena.

 

Foto di copertina di Michael Zöllner da Pixabay

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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