Lo Spinello rosato dal profumo di fragola che spegne la sete1 min read

E’ tempo di rosati ! Il primo caldo porta con se voglia di freschezza, voglia di bere sentendo la primavera anche nel bicchiere e nessun vino meglio del rosato soddisfa questo desiderio.

Nella cucina mediterranea, poi si abbina praticamente a tutto, togliendoci spesso dall’imbarazzo della scelta. Nonostante tutto però questa tipologia rimane nell’immaginario collettivo un vino di serie B, costretto a misurarsi con avversari bianchi e rossi. Eppure è vino difficile da produrre, ha bisogno di attenzioni particolari, per farlo bene occorre essere padroni di tecnica enologica e sapienza agronomica. I suoi equilibri sono delicati, gentili, giocati su toni floreali e più spesso su quelli fruttati esaltati da un fresco supporto acido e da una discreta struttura.

Caratteri delineati molto bene nello Spinello dei Falconi 2010 della Cantina Cooperativa di Copertino. Rosa quanto basta per affascinare, poi profumi floreali, ma anche fragola, in un frutto integro e maturo. Palato pieno con frutto che si esprime con delicata fragranza di ciliegia e chiude con finale sapido-minerale supportato da viva e piacevole acidità.

Vino versatile e di estrema piacevolezza, tra i migliori rosati assaggiati quest’anno.

 

 

 

 

 

 

 

Spinello dei Falconi 2010

Salento IGT Rosato

Az. Cantina Cooperativa Cupertinum

Via martiri del Risorgimento 6

Copertino (LE)

Tel.:0832 947031

Uvaggio: Negroamaro e Malvasia

Prezzo: 6-8 Euro

 

 

 

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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