Winesurf: anche con il Covid-19 siamo in grande crescita2 min read

Ormai il nostro giornale cresce in modo costante e ciò premia la fatica che ciascuno dei collaboratori fa per mantenerlo pieno di articoli interessanti, liberi da qualunque pressione esterna, sia essa di natura economica o altro.

Sono passati 14 anni da quando il nostro folle direttore ebbe l’intuizione di fondare un giornale con le caratteristiche di una testata che informa, fa inchieste (serie!) e nel contempo realizza una guida ai vini fluida e immediata. Le nostre degustazioni non hanno i tempi della carta stampata, possiamo assaggiare i vini nel loro momento migliore e pubblicare i nostri giudizi in tempo reale.

Sarà per questo che i dati rivelano un numero di lettori che nell’ultimo anno è cresciuto del 31% . Tanto per fare un esempio e far capire meglio a quali livelli siamo, negli ultimi 90 giorni 177.874 utenti singoli hanno visualizzato il nostro giornale. Non certo piccoli numeri per un sito dedicato al vino.

La nostra forza è l’obiettività e la grande serietà, che non vuol dire seriosità.

Dall’inizio ad oggi abbiamo organizzato 969 degustazioni per un totale di 41.768 vini, ognuno di questi ha ricevuto non solo il giudizio che tutti danno relativo ad occhio, naso e bocca, ma anche per rispondenza al vitigno, possibilità di invecchiamento e rapporto qualità/prezzo.

Si tratta esclusivamente di degustazioni bendate, organizzate per lo più in consorzi o enti simili. Mai fatte solo da un collaboratore, ma sempre da minimo due o tre.

Ma non finisce qui altrimenti sarebbe troppo simile a molte altre guide. Ci distingue anche la possibilità, per ogni vino, di mostrare  l’andamento qualitativo delle varie annate.

La nostra filosofia resta sempre la stessa dal primo vino assaggiato al 41.768° e si basa su quattro fondamenti:

  1. Che le caratteristiche dell’uva da cui proviene siano evidenti è fondamentale, non è sufficiente che un vino sia fatto bene
  2. Ormai i vini corretti li fanno quasi tutti, noi cerchiamo vini corretti tecnicamente che però diano anche sensazioni al naso e al palato superiori, meglio ancora se uniche
  3. A noi piace bere vino e crediamo che anche per i nostri lettori valga la stessa cosa. Quindi siamo convinti che la piacevolezza sia fondamentale in un vino, a qualsiasi livello.
  4. Noi non valutiamo solo i vini da grande invecchiamento. Per ogni occasione c’è il vino giusto e non sempre si può o si vuole spendere un patrimonio per bere un vino super importante. Per questo noi assaggiamo legando il giudizio alla categoria e tipologia del prodotto che stiamo valutando e siamo certi che sia possibile trovare in ciascuna di esse delle vere e proprie perle enologiche.

Ci dicono in molti che con i punteggi siamo troppo tirchi. A noi sembra di essere molto rigorosi perché la moda dei 100 punti a tutti i costi ci sembra svilire la reale qualità di un vino. E comunque basta comprendere che per noi un punteggio tra 85  e 90 è un punteggio altissimo e di conseguenza valutare i nostri giudizi a partire da questo presupposto.

 

Maddalena Mazzeschi

A 6 anni scopre di avere interesse per il vino scolando i bicchieri sul tavolo prima di lavarli. Gli anni al Consorzio del Nobile di Montepulciano le hanno dato le basi per comprendere come si fa a fare un vino buono ed uno cattivo. Nel 1991, intraprende la libera professione come esperto di marketing e pubbliche relazioni. Afferma che qualunque successo è dovuto alle sue competenze tecniche, alla memoria storica ed alle esperienze accumulate in 30 anni di lavoro. I maligni sono convinti che, nella migliore tradizione di molte affermate PR, sia tutto merito del marito! Per Winesurf si occupa anche della comunicazione affermando che si tratta di una delle sfide più difficili che abbia mai affrontato. A chi non è d’accordo domanda: “Ma hai idea di cosa voglia dire occuparsi dell’immagine di Carlo Macchi & Company?”. Come darle torto?


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