La leggenda narra di un giovanissimo Pasquale Pace che una mattina si reca nel santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano e si inginocchia in preghiera. Essendoci ancora panche in legno grezzo e avendo ancora lui i pantaloni corti la posizione è scomoda e quindi viene subito al sodo.
“Cara Madonna del Buon Consiglio, potresti darne uno buono anche a me? Cosa devo fare nella vita?
Passa qualche minuto buono, Pasquale sta per alzarsi quando sente nell’orecchio una vocina femminile.
“Caro Pasqualino, lo sai quante persone vengono da me a chiedere consiglio? Spesso non so cosa dire ma con te è facile: la tua è una strada segnata. Amerai talmente tanto il buon vino e il suo mondo che non potrai fare a meno di esserne uno dei personaggi più conosciuti. Girerai per migliaia di cantine, conoscerai frotte di produttori di cui diventerai amico, assaggerai centinaia di migliaia di vini, ma sarai felice solo quando potrai, grazie alla tua passione, fare del bene al tuo paese, organizzandoci una meravigliosa manifestazione di cui tutti parleranno. Quindi qui a Genazzano creerai…”
“Madonna scusa se t’interrompo –dice alla vocina Pasquale – ma io so’ d’Olevano Romano!”
“Va bene, va bene lo stesso Pasqualino mio – riprende la vocina, per la verità con tono leggermente piccato- falla a Olevano Romano, ci renderai felici lo stesso.”
Pare che così, qualche anno fa, sia stato gettato il seme di VINOINTORNO, la gustosa kermesse enogastronomica oramai giunta alla quinta edizione. Occorre ammettere che da un sacro inizio siamo arrivati ad uno sviluppo parecchio profano, ma a noi questo non dispiace, anzi. Immaginatevi infatti il centro di Olevano letteralmente invaso da produttori di vino di ogni parte d’Italia, affiancati da banchi gastronomici dove si trova di tutto e soprattutto quello che si trova è molto buono.
Tutto questo non ha certo la sacralità del leggendario (e poco probabile) inizio, ma a noi e a tutti quelli che partecipano (e sono tanti) interessa relativamente.
Ma veniamo alla manifestazione, ben organizzata non soltanto da Pasquale Pace ma dall’associazione Extrawine. I produttori di vino sono selezionati da Pasquale e , cosa assolutamente non secondaria, non gli viene chiesta una lira per partecipare. Ognuno ha un suo spazio lungo la via e chi arriva si compra un bicchiere e può degustare vini dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
In questo niente di nuovo, ma va considerato il clima da rimpatriata di amici, dove Pasquale è ovviamente il fulcro ma dove ogni produttore si sente parte di un gruppo.
Me ne sono accorto appena arrivato, ho continuato a percepirlo per tutta la durata della manifestazione e anche le interessantissime degustazioni e presentazioni avevano il giusto mix di serietà e freschezza.
Partendo da quella particolarissima di abbinamento tra vini e grammatica italiana, durante la quale il vulcanico Massimo Roscia ha presentato il suo ultimo imperdibile libro “Di grammatica non si muore” (tra qualche giorno la recensione), per passare ad una completa verticale dell’azienda panzanese Il Palagio guidata da Davide Bonucci, arrivando alla “Tuscia Liquida” di Carlo Zucchetti, che ha presentano vini, oli, aceti e pure acque, il tutto prodotto nella Tuscia.
Anche la presentazione del nuovo libro di Sandro Sangiorgi “Il vino capovolto” (a breve recensione) è stato un momento dove si sono toccati toni veramente alti pur mantenendo un profilo per niente sussiegoso.
Ma non soli libri o vini o formaggi vive VINOINTORNO, non per niente organizzata praticamente attorno ad una dei migliori ristoranti-osterie d’Italia, quella Sora Maria e Arcangelo (tranquilli, parlerò anche di questo grande locale tra qualche tempo) che vale il viaggio non solo da Poggibonsi, ma da Saturno a piedi. Così dopo aver degustato e parlato di vino ci si sedeva ai comodi tavoli del ristorante, si mettevano naso e bocca nei piatti di Giovanni Milana e la vita scorreva felice.
Insomma, una manifestazione semplice, immediata, concreta e centrata, che ha come motore e cuore pulsante il Gourmet Errante Pasquale Pace e come braccio armato Extrawine.
Come dite? Quest’anno non ce l’avete fatta a venire? Peggio per voi!