Nella storia (forse anche nella geografia, ma non sono sicuro) è successo poche volte. Vengono appunto definiti momenti storici perché dopo di loro le cose cambiano e sicuramente da domani (dopodomani, esageriamo) tutto sarà diverso.
Come quando Paride, tallonando Achille per motivi di donne e non sapendo quanto quest’ultimo fosse allergico ai tallonamenti, scatena la sua ira e di conseguenza la guerra di Troia.
Tranquilli, il fatto storico di cui voglio parlarvi è molto meno cruento, anzi non lo è per niente.
In primo luogo di incontro tra grandi personaggi si tratta: tipo quando Topolino incontra Pippo e diventano inseparabili, come quando Giulio vede Cesare in una bettola della Gallia e la loro diventa un’unica storia, come quando Di Maio incontra Salvini… beh, non degeneriamo.
In realtà l’incontro farà unire due importantissime realtà letterarie e non solo, portando a opere che adesso non si possono nemmeno immaginare.
Ecco, ho trovato il paragone giusto! l’incontro di cui vi parlerò è paragonabile a quando Diderot incontra nel collegio giansenista di Quai-deux -Collions il poco più giovane D’Alembert che, affascinato dal sua profonda cultura gli dice “Sembri un’enciclopedia!”
Credo abbiate capito a che livello siamo e quindi non vi tengo più in ambasce, rivelandovi che il 9 agosto scorso, presso Lo Scoglietto di Rosignano Solvay (e ho detto Solvay) si sono incontrate le dirigenze ai più alti livelli e oltre del Sodalizio Muschiato e dell’Accademia degli Alterati.
Come presentare ai pochi che non le conoscessero le due prestigiosissime associazioni? Alcune anime candide definiscono i due enti (di estrazione puramente labronica in primo, tardo romanica il secondo) come un crogiolo di menti impegnate da sempre nel leggiadro ma profondo sviluppo della psiche umana attraverso l’adattamento della parola (sempre e comunque austeramente dotta o all’opposto crudamente realista) alle mere situazioni umane, in altre parole un nutrito gruppo di persone che esercitano ai massimi livelli possibili la nobile arte del cazzeggio.
In realtà questo è un modo anzitutto svilente e fondamentalmente parziale di presentarle.
l’Accademia degli Alterati è un luogo virtuale dove tante belle penne del mondo del vino e non solo donano a tutti noi il loro sempre particolare punto di vista su le più disparate vicende umane.
Il Sodalizio Muschiato, ispirato anche da quell’ indimenticabile scrittore e genio dell’ironia di Giorgio Marchetti (alias Il Borzacchini) potrebbe essere definito con le parole da lui stesso a suo tempo usate: “Accolita di spiriti ameni dediti al volontariato dell’umorismo” o, se volete, come la più effervescente (naturale) associazione satirico-goliardica che la goliardica Livorno abbia mai creato.
Spero che dalle ripetute riunioni tra le fervide menti che in entrambi i gruppi allignano, tanto per fare qualche nome il Venerabile Maestro Sardelli, il caustico Stefano Caprina in arte Capras e l’Illuminato Fabio Rizzari, possano nascere opere che oscureranno il sole.
Intanto pare che il sole sia stato oscurato dal ponderoso numero di bottiglie impilate a fianco del tavolo dove gli eletti sedevano. Non conoscendo personalmente sia il Maestro Sardelli, sia Caprina, sia gli altri sodali del Sodalizio Muschiato non mi permetto di pensare ad una loro compartecipazione alla enorme pila di vuoti (pare nemmeno a rendere) che tanto ha fatto parlare, rimettendo quindi ogni onore e onere dello svuotamento agli allenatissimi Accademici Alterati.
Si attende a giorni il primo risultato di tale fervida unione, magari con un pezzo del Maestro Sardelli che, prendendo spunto dal pranzo allo Scoglietto, presenti le varie sagre presenti a Rosignan Solvay (e ho detto Solvay) e dintorni in queste calde giornate estive.