“Two taste in megl che one!” Parafrasando la vecchia pubblicità del gelato ho pensato di presentarmi a Benvenuto Brunello 2021, anche se due mesi fa avevo partecipato a Benvenuto Brunello OFF.
Stefano Cinelli Colombini, noto titolare di una delle più importanti aziende del territorio, la Fattoria dei Barbi, lo scrive in modo perentorio: “…qui troverete solo fatti documentati, non leggende.”
Il mondo in un anno è cambiato tantissimo e allora mi è venuto da pensare a quanto e come sia cambiato il Brunello di Montalcino, non in un anno ma, per esempio, negli ultimi 20-25.
E’ molto difficile capire se l’alto livello medio della denominazione “schiacci” comunque verso l’alto la qualità e quindi la renda difficilmente percepibile, oppure se effettivamente la 2016 è un’ottima annata ma non certo del secolo.
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Torniamo in Toscana per intervistare il giovanissimo ottantenne Enzo Tiezzi, che ci parla della storia di Montalcino degli ultimi 60 anni, di qualità, dei miracoli di Giulio Gambelli, di zonazione, di grandi annate etc.
Continuano le nostre interviste ai presidenti dei maggiori consorzi italiani: è la volta di Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino.
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