Dopo quello sulla D.O.P. dell’extravergine, il seminario del secondo giorno all’anteprima Chianti Classico ha messo sotto i riflettori l’altro gioiellino del territorio: il Vinsanto.
Anche se l’annata 2018 è stata presentata in molte parti d’Italia come ottima, bisogna purtroppo riscontrare che le temperature medie molto alte, non solo nei mesi estivi, hanno creato qualche problema.
Il 2004 di Cacchiano è veramente la quintessenza di questo vino particolare: profumatissimo, in bocca entra asciutto e poi si apre alla dolcezza con una lunghezza gustativa incredibile. La scheda potrebbe essere di una sola riga: “Quasi impossibile fare un vinsanto più buono!”.
Prima di parlare dei vini due parole sulla situazione generale, con da una parte gli strascichi del caso-bluff del secolo, alias “sauvignon connection” e dall’altra la ormai, sembra irreversibile, “glerizzazione” del Friuli. Visto che presenteremo i risultati delle degustazioni in due volte, tratteremo questi due argomenti separatamente, in modo da dargli il giusto spazio.
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