C’era un giovane puledro di nome Tornese che ispirò questo iconico bianco romagnolo, un vino figlio di uno dei tanti progetti visionari di Claudio Drei Donà.
Il livello dei vini, anche se ancora un po’acerbi e in parte non ancora in bottiglia, è nel complesso più che buono, anche se il calore e la siccità fanno sentire i loro effetti.
Sono quasi 20 anni che degustiamo Trento Doc e assistiamo costantemente sia ad una sua crescita qualitativa che ad un leggero ma costante cambiamento di quelle che vengono definite “Bollicine di montagna”
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