Di sobria eleganza, uno Chambolle-Musigny che coniuga la giovanile energia di un’annata non generosa nei volumi, ma certo nella qualità, con la purezza dell’espressione.
L’articolo più importante di questo numero parla dell’incontro con la famiglia Coche, titolare del Domaine Coche-Dury, referenza assoluta per i bianchi della Borgogna.
Occorre procedere a oltranza nel proprio percorso di formazione, sfidare la routine e bramare gli imprevisti; accettare di conoscere nuovi territori o nuove letture di essi; occorre dar retta alla curiosità, prendere appunti, riflettere e arrendersi all’imponderabile: un degustatore deve saper dare la caccia all’infinito.
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