Bianchi Alto Adige 2016: eccovi i risultati finali

E dopo aver parlato di Supertirol e presentato i risultati di alcune tipologie di bianchi altoatesini (sauvignon, pinot bianco, chardonnay, riesling-sylvaner-veltliner), mettiamo adesso in campo l’intero pacchetto dei nostri assaggi altoatesini in bianco.



Bianchi 2016 dell’Alto Adige, bene ma “attenti ai Supertirol” (prima parte)

Chissà se saremo i primi a tenere a battesimo questa nuova categoria di vino in Alto Adige: vini bianchi espressioni di vari vitigni ma che hanno in comune l’estrema concentrazione, la grande potenza magari declinata anche con una discreta dose di legno, seguita da una quasi fisiologica ritrosia (speriamo giovanile) ad esprimersi al naso e possibilità di invecchiamento indefinibili. Noi li abbiamo battezzati “Supertirol”.



Il lago, la schiava e la Charta

Il lago è quello di Caldaro (Alto Adige), la schiava, è quella in tutte le sue declinazioni varietali ed è il vitigno che rappresenta storicamente il paesaggio enoico altoatesino, anche se negli ultimi anni sta vivendo momenti poco felici . E la Charta, di cui avevamo parlato qualche tempo fa  è una selezione dei migliori … Continua a leggere



La ricetta della settimana: penne carioca

Questa facile ricetta è un primo piatto e servirà per 4 persone; ci vorranno circa 30 minuti per prepararla.   Ingredienti   Tutti gli ingredienti dovrebbero essere preferibilmente biologici. – 320 gr. di penne integrali – 1 porro – 4 carotine – 1 peperone giallo – 1 cesto di radicchio trevisano – 10 pomodorini a … Continua a leggere











Una vera manna le venti annate di Manna

Per pudore professionale tendo sempre a non scrivere di cantine amiche, ma è impossibile sottrarsi al racconto di una delle degustazioni più affascinanti a cui abbia partecipato negli ultimi anni. La cantina Quella di Franz Haas è la prima cantina che ho conosciuto in Alto Adige circa 30 anni fa, quando ancora non sapevo che … Continua a leggere



Mazzon e il suo Pinot nero

Nel 2009, Peter Dipoli e Michela Carlotto, pubblicarono un volumetto dedicato a Mazzon ed al suo Pinot nero. In un’ottantina di pagine veniva descritto il percorso cha ha portato, quasi due secoli fa, questo vitigno in Alto Adige, se ne evidenziava l’incremento della superficie vitata provinciale nel corso degli anni e quindi si andava ad … Continua a leggere



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