“Smart Buys, gli acquisti intelligenti” è il titolo grande di copertina di questo numero. Vengono presentati gli assaggi di 1.300 vini valutati almeno 90 punti e che costano meno di 30 dollari. Poi le cantine che si distinguono per la loro eccellenza e il loro valore, il Porto vintage 2015 e dove mangiare a Miami. Insomma , una guida per gli acquisti più briciole.
Cominciamo con gli Smart Buys, e, naturalmente, dalla California. I vini sono presentati in base alla/e varietà da cui provengono (Cabernet, Chardonnay, Merlot, Pinot noir, Rhone-Style Reds, Altri bianchi, Sparklings, Zinfandel). Poi Oregon, Washington, i vini di altri stati americani in ordine alfabetico (Argentina e Cile) , Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.
Si passa quindi alla vecchia Europa, partendo dalla Francia , articolata nelle varie regioni (Alsazia, Beaujolais, Bordeaux, Borgogna, Champagne, Languedoc-Roussillon, Valle della Loira, Valle del Rodano). Si prosegue in ordine alfabetico: Germania (nessuna distinzione territoriale), Italia (otto regioni in ordine alfabetico, dall’Abruzzo alla Toscana), Portogallo e Spagna. Assenti altri paesi del vino come Grecia, Austria, Svizzera o Ungheria, i cui volumi di importazione devono essere considerati troppo bassi. Qualche esempio italiano: l’Aglianico del Vulture di D’Angelo 2013 (90), Il Sauvignon Collio Russiz 2015 di Marco Felluga (90), il Dolcetto d’Alba Villot 2015 di Ca’ Viola (92). Punteggio più alto: il Vino Nobile di Montepulciano di Carpineto 2012 (93). Dopo i vini, le cantine.
L’elenco delle cantine italiane prescelte e dei loro vini (ciascuno con il proprio score e il prezzo) è alle pagine 80-84, raggruppate nelle seguenti categorie: Nord-Est, Piemonte, Toscana (Chianti classico, Toscana e Altro), Sud e Altre regioni italiane. Top dei vini italiani:Barbaresco Basarin di Marco e Vittorio Adriano 2014 (94) e Vino Nobile di Montepulciano Le Casalte 2013 (94).
Resta spazio per soli due altri articoli: il primo è dedicato al Porto Vintage, con l’annata 2015, di buon livello dopo l’eccezionale 2011 (annata top degli ultimi venti anni), e l’altro, di minor interesse per gli appassionati, sulla New York Wine Experience (molte foto, molti sorrisi e strette di mano). Dopo c’è la Buying Guide del mese : buona presenza di piemontesi (Barolo) , ben sei, nelle categorie di maggior prestigio, più un toscano, il Siepi 2015 di Mazzei, ma anche tra i value-wines sono compresi diversi Chianti classico e un paio di Barbera.
Che altro? Dopo l’editoriale dei direttori (come trovare il valore nei vini ) e le lettere dei lettori , le rubriche di Grapevine (in quella dedicata ai Viaggi, i ristoranti di Miami annunciati in copertina), le pagine dei columnists, Laube (il sodalizio tra Tom May e Joseph Heitz) e Kramer (sapere attendere i vini), e, per finire, la pagina del Dr. Vinny: un lettore domanda”Mi piace il vino ma non ho la fantasia necessaria per descriverlo come gli esperti. Come posso migliorare il mo vocabolario?”