Stampa estera a portata di clic: Wine Spectator, vol. 42, no.142 min read

“Smart Buys, gli acquisti intelligenti”  è il titolo grande di copertina di questo numero. Vengono presentati gli assaggi di 1.300 vini valutati almeno 90 punti e che costano meno di 30 dollari. Poi  le cantine che si distinguono per la loro eccellenza e il loro valore, il Porto vintage 2015 e dove mangiare a Miami. Insomma , una guida  per gli acquisti più briciole.

Cominciamo con gli Smart Buys, e, naturalmente, dalla California. I vini sono presentati in base alla/e varietà da cui provengono (Cabernet, Chardonnay, Merlot, Pinot noir, Rhone-Style Reds, Altri bianchi, Sparklings, Zinfandel). Poi Oregon, Washington,  i vini di altri stati americani in ordine alfabetico (Argentina e Cile) , Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.

Si passa quindi alla vecchia Europa, partendo dalla Francia , articolata nelle varie regioni (Alsazia, Beaujolais, Bordeaux, Borgogna, Champagne, Languedoc-Roussillon, Valle della Loira, Valle del Rodano). Si prosegue in ordine alfabetico: Germania (nessuna distinzione territoriale), Italia (otto regioni in ordine alfabetico, dall’Abruzzo alla Toscana), Portogallo e Spagna. Assenti altri paesi  del vino come Grecia, Austria, Svizzera o Ungheria, i cui volumi di importazione devono essere considerati troppo bassi. Qualche esempio italiano: l’Aglianico del Vulture di D’Angelo 2013 (90), Il Sauvignon Collio Russiz 2015 di Marco Felluga (90), il Dolcetto d’Alba Villot 2015 di Ca’ Viola (92). Punteggio più alto: il Vino Nobile di Montepulciano di Carpineto 2012 (93). Dopo i vini, le cantine.

L’elenco delle cantine italiane prescelte e dei loro vini (ciascuno con il proprio score e il prezzo) è alle pagine 80-84, raggruppate nelle seguenti categorie: Nord-Est, Piemonte, Toscana (Chianti classico, Toscana e Altro),  Sud e Altre regioni italiane. Top  dei vini italiani:Barbaresco Basarin di Marco e Vittorio Adriano 2014 (94) e Vino Nobile di Montepulciano Le Casalte 2013 (94).

Resta spazio per soli due altri articoli: il primo è dedicato al Porto Vintage, con l’annata 2015, di buon livello dopo l’eccezionale 2011 (annata top degli ultimi venti anni), e l’altro, di minor interesse per gli appassionati, sulla New York Wine Experience (molte foto, molti sorrisi e strette di mano). Dopo c’è la Buying Guide del mese : buona presenza di piemontesi (Barolo) , ben sei, nelle categorie di maggior prestigio, più un toscano, il Siepi 2015 di Mazzei, ma anche tra i value-wines sono compresi diversi Chianti classico  e un paio di Barbera.

Che altro? Dopo l’editoriale dei direttori (come trovare il valore nei vini ) e le lettere dei lettori , le rubriche di Grapevine (in quella dedicata ai Viaggi, i ristoranti di Miami annunciati in copertina), le pagine dei columnists, Laube (il sodalizio tra Tom May e Joseph Heitz) e Kramer (sapere attendere i vini), e, per finire, la pagina del Dr. Vinny: un lettore domanda”Mi piace il vino ma non ho la fantasia necessaria per descriverlo come gli esperti. Come posso migliorare il mo vocabolario?”

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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