Scoop anteprime vini: ecco come cambieranno in futuro!4 min read

La sfilza di anteprime enoiche  è in pieno svolgimento: iniziata in sordina con un’anticipatissima Nebbiolo Prima, proseguita con l’Anteprima Amarone, andrà avanti  nei prossimi giorni con la sfilata delle anteprime toscane, per poi passare al Sangiovese di Romagna e al Sagrantino.

Visto che  il nostro è un giornale che vede lontano e cerca di essere sempre primo sulla notizia, non vi parleremo delle anteprime di quest’anno  ma di quelle del futuro, che noi conosciamo già grazie a canali molto privilegiati e segreti.

 

Nebbiolo Prima

Nebbiolo Prima del 2020 verrà fatta assieme a quella del 2021 e  si chiamerà Nebbiolo Primissima. Verranno presentate e degustate  le barbatelle che saranno piantate nel 2023 e per due giorni i giornalisti si trasferiranno nelle foreste del Massiccio Centrale francese per lappare le querce  da cui nasceranno le barrique per i vini del 2024. Del resto per continuare ad essere la prima anteprima dell’anno con i vini che andrebbero presentati per ultimi qualcosa bisogna sempre inventarsi.

 

Anteprima Amarone

Pare finalmente andato in porto l’accordo tra il Consorzio della Valpolicella e le Famiglie dell’Amarone per unirsi nelle prossime anteprime. L’anteprima 2020 si chiamerà Anteprima familiare e consortile, mentre quella del 2021 sarà organizzata dal Consorzio delle Famiglie dell’Amarone assieme ai familiari dei produttori del Consorzio e finalmente nel 2023 il Consorzio e le Famiglie formeranno un’unica famiglia, organizzata naturalmente come un consorzio. Tutto chiaro?

 

Chianti Lovers

La più innovativa e cool tra le anteprime si presenterà nel 2020 con un nuovo marchio: Chianti Kissing. Nel 2021 la manifestazione  si chiamerà invece Chianti Petting per arrivare nel 2022 a Chianti Trombing . Madrina delle future edizioni  Rocco Siffredi.

 

Chianti Classico Collection, ovvero CCC

Nel 2020 si chiamerà Chianti Classico Collection Prime, ovvero CCCP. Nel 2021, con questo nome, verrà organizzata non a Firenze ma in Siberia, all’interno di due campi di lavoro riadattati per la bisogna. Nel 2022 la CCCP lancerà in orbita un vigneto , chiamato Jurij GagarVin, e istituirà il Premio Stakanov per chi riesce ad assaggiare tutti i vini dell’Anteprima.

 

 

Anteprima Vernaccia di San Gimignano

Importanti innovazioni anche qui: nel 2020 In Sala Dante si svolgerà una degustazione dal titolo “Vini di Marte e Vernaccia di San Gimignano: stili simili?” Mentre nel 2021 il tema sarà “I vini della Scuola Coranica Allah Akbar di Teheran e la Vernaccia di San Gimignano: stili simili?” Nel 2023 invece due importanti zone  di viticoltura estrema si confronteranno con la Vernaccia di San Gimignano sotto al titolo “Vini del Polo Sud, del Polo Nord e Vernaccia di San Gimignano: stili simili?”

 

Anteprima Vino Nobile di Montepulciano

Visto che in passato qualcuno aveva accennato a lentezze e problematiche varie nel servizio dei vini la manifestazione verrà completamente rivoluzionata. Nel 2020 il servizio sarà affidato al reparto geriatrico dell’Ospedale Avete Fatto Bene (a suo tempo) Fratelli, mentre nel 2021 pare che rimarrà sempre in mano alla nota clinica ma ne prenderà le redini il reparto ipovedenti. Nel 2022 sarà la volta dell’Associazione  Orfani della Legge Basaglia a gestire, con  la società  Elettroshock e Vino, l’evento.

 

Benvenuto Brunello

E’ l’evento  che ha sempre il maggior numero di partecipanti e questo sta diventando sempre più difficile da gestire. Per questo, basandosi sulla nota scontrosità  del carattere toscano, a Montalcino hanno pensato di cambiare il nome della manifestazione. Nel 2021 avremo quindi “Brunello, se proprio voi venì…” e nel 2022 il messaggio proverà ad essere più chiaro con  “Brunello, ma non hai proprio niente da fare?”  per poi approdare nel 2023 a “Brunello, badiamo di non rompere” e sublimarsi nel 2024 con “Brunello, stai a casina tua che se ti vedo ti sdereno”.

 

Vini ad Arte

La manifestazione sul sangiovese romagnolo  subirà anch’essa delle limature, specie per quanto riguarda le degustazioni guidate. Da sempre  capeggia una degustazione basata sulle inconfondibili caratteristiche  che i terreni danno ai sangiovese locali. Si punterà sempre di più su questo: in particolare nel 2020 il tema sarà “L’influsso delle sabbie calcaree-argillose-rocciose-marnose-dell’alto medio-basso pedemonte  marino  nel Sangiovese di Romagna”. Nel 2021 il tema  rimarrà  ma si adeguerà alle nuove tematiche in voga e sarà “L’influsso delle sabbie calcaree-argillose-rocciose-marnose-dell’alto medio basso pedemonte marino rende il Sangiovese di Romagna più minerale?”  Nel 2022-23-24-25-26-27 e 28 l’evoluzione del dibattito porterà ad indentificare il grande e unico argomento del futuro “L’influsso delle sabbie calcaree-argillose-rocciose-marnose-dell’alto medio basso pedemonte marino quanto influisce se poi ogni anno il vino lo faccio a modo mio?

 

Anteprima Sagrantino

Oramai è chiaro che il mercato vuole vini meno tannici e quindi i prossimi anni saranno cruciali per  il Sagrantino. Per questo l’anteprima cercherà di far capire la strada verso la morbidezza che questo rosso sta seguendo, magari spiegandola affiancando al Sagrantino altri prodotti chiaramente soft-oriented..  Così nel 2020 ci sarà “Anteprima Lenor-Sagrantino”, nel 2021 “Incontro Coccolino-Sagrantino a Montefalco”, per poi arrivare nel 2022  al rischioso e forse irriverente, ma sicuramente veicolabile dal punto di vista pubblicitario  “Anteprima Sagrantino-Scottex: dieci cantine di morbidezza”.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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