Sauvignon Experience 2023: differenze stilistiche in prima fila.2 min read

L’esito del 5° Concorso Nazionale del Sauvignon Blanc nell’ambito della manifestazione “Sauvignon Experience 2023” a Cortaccia, “ha dimostrato non solo quanto rivesta un ruolo centrale nel panorama vinicolo del nostro Paese ma, quest’anno più che mai, ha messo anche in luce la sua capacità di offrire un’ampia varietà di sfaccettature in base alle diverse stilistiche produttive e alle diverse espressioni dettate dal terroir di provenienza”. Ne è convinto Andreas Kofler, Presidente dell’Associazione Sauvignon Alto Adige, che con queste parole si è congratulato con i vincitori, ed ha ringraziato tutti i produttori che hanno partecipato al concorso.

Andreas Kofler

Oltre 80 campioni dell’annata 2021 hanno preso parte al Concorso, provenienti da cantine di nove regioni: Sicilia, Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Lombardia e Piemonte.

Bella sorpresa riserva la classifica dell’edizione di quest’anno: infatti 5 dei 10 vini sono altoatesini ma gli altri vengono da altre Regioni italiane, con un piazzamento inaspettato. Dietro al vincitore Josef Weger –  Maso delle Rose Alto Adige DOC, l’azienda La Tosa – Ombrasenzombra Colli Piacentini DOC, e a seguire un piazzamento al terzo posto ad ex aequo di Gump Hof – Praesulis Alto Adige DOC e la Cantina Andriano – Sauvignon Andrius Alto Adige DOC.

La mia degustazione dei primi due piazzamenti mostra che si esprimono in modo contrapposto l’uno all’altro, il primo caldo e avvolgente il secondo minerale e di grande verticalità.

Sauvignon Maso delle Rose 2021 Alto Adige DOC Josef Weger: Vivace giallo paglierino, naso intenso con toni aromatici, floreali di acacia ed erbe aromatiche, salvia, frutta matura gialla con note tropicali. Il sorso è pieno, morbido, avvolgente, di buona freschezza  mineralità e sapidità, persistente. Grande eleganza.

Sauvignon Ombrasenzombra 2021 Colli Piacentini DOC La Tosa: Giallo paglierino con riflessi più carichi, al naso sorprendono le intense note minerali iodate ed erbacee, foglia di pomodoro, salvia, sentori di sambuco. Al palato bella verticalità dove ritornano le note iodate in un sorso strutturato, equilibrato che ti invoglia alla beva e ti fa salivare. Lunga persistenza. Davvero piacevole.

Letizia Simeoni

Beata la consapevole ignoranza enologica. Finchè c’è ti dà la possibilità di approcciarsi alla conoscenza! Prosit.


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