Quando l’extravergine d’oliva diventa “IL Magnifico”5 min read

And the winner is… Delicate Maurino dell’azienda Franci di Montenero d’Orcia, alle pendici del monte Amiata : “Monovarietale Maurino, profumato ed intenso che lascia il palato eccitato con un finale pulito e persistente” ha detto lo chef Matia Barciulli, Patron del Premio Il Magnifico. Partiamo dalla fine senza alcuna suspense perché la parte interessante del premio edizione 2023, è la rete che sta tessendo da 11 edizioni intorno a uno dei made in Italy più ammirati al mondo: l’olio extravergine d’oliva.

Finalmente un olio che può essere capito da un pubblico ampio non solo dai tecnici, ha commentato Barciulli riguardo Delicate Maurino, offrendo spunti sul target che il mondo dell’olio vuole conquistare.Ospitato nella cornice suggestiva della Cantina Antinori nel Chianti Classico, Il Magnifico non nasconde il suo fine: diffondere la cultura dell’olio extravergine di qualità per far capire al consumatore perché pagare un prezzo maggiore per un olio extravergine con le giuste credenziali.

L’oro verde si gioca una carta distintiva in questo momento di attenzione e relative polemiche su ciò che è sano e ciò che invece può nuocere alla salute (v. i Nutri-score in etichetta proposti dall’UE e il caso delle etichette ‘allarmanti’ sugli alcolici in Irlanda). L’olio extravergine d’oliva ha proprietà nutriceutiche certificate, qualità arricchite da conoscenza e tecnologia come spiegato dalla EVOO School durante le Masterclass all’ultima edizione di Taste a Firenze.

La ricchezza di polifenoli e non solo, è garantita da una raccolta del frutto precedente rispetto al passato e mantiene intatte le caratteristiche dell’oliva, quelle che si traducono in molti oli in  sentori amaricanti e piccantezza in degustazione. Meno resa, maggiore qualità. Oggi lo sappiamo.

Il mondo dell’olio si muove su più fronti, ad esempio la Regione Toscana sta promuovendo un turismo dedicato al mondo olivicolo e nel 2022 ha insignito come ambasciatore dell’oro verde toscano Carlo Conti, in virtù della visibilità del noto personaggio dello show business, già piccolo produttore di olio.

Giorgio Franci, creatore dell’olio extravergine premiato

Dunque i riflettori sono accesi. Vediamo come il Premio Il Magnifico stia cesellando la comunicazione che doni prestigio all’olio EQOO, acronimo coniato dal premio stesso per gli Extra Quality Olive Oil.

250 campioni dalle 7 zone di produzione europee

Il Magnifico premia il miglior olio extravergine d’oliva europeo. I criteri prevedono che gli oli in gara siano prodotti in una quantità di almeno 1.000 litri per garantire che il prodotto non sia creato ad hoc per il contest, ma reperibile per il consumatore. Per il corretto svolgimento del processo di selezione il premio si è affidato a Valoritalia, leader per la certificazione nel settore agroalimentare. Per il 2023 sono stati 250 i campioni in concorso, consegnati in bottiglie tassativamente anonime. Lo avevamo notato a Taste 2023: molti frantoi scelgono packaging ricercati per uscire dallo scaffale. Quelle bottiglie particolari ancora non le pesiamo, ma dopo questo articolo immagino il direttore con la bilancia anche nella sua cucina di casa. Produttori avvisati…

Il confronto ha affiancato gli oli divisi in macro gruppi sensoriali, perciò similari, per poter operare una valutazione obbiettiva.

I territori europei coinvolti nel contest sono:

  • Italia centro appenninica
  • costa nord adriatica
  • costa nord tirrenica
  • penisola iberica
  • costa nord adriatica
  • Italia insulare
  • coste ioniche
  • coste egee

In realtà dalle coste egee non sono arrivati campioni: dalla Turchia per le drammatiche conseguenze del terremoto del 5 febbraio, dalla Grecia invece, semplicemente non è arrivato niente.

Olio e arte e mixology e gelato

Anche l’olio extravergine d’oliva come ormai spesso accade nel mondo del vino, si è affiancato all’arte. In primis con la rappresentazione di Menvra, dea etrusca dell’olio, coniata in bronzo dall’artista chiantigiana Elettra Brancolini, e per il 2023 con il premio Personaggio dell’olio conferito a Eike Schimdt, direttore degli Uffizi.

In modo estroso Il Magnifico ha creato anche legami con la mixology grazie alla collaborazione con Simone Covan, Bar Manager del Santa Cocktail Club, che per la Florence Cocktail Week ha previsto un drink che misceli il vincitore, Delicate Maurino dell’azienda Franci.

Infine l’estroso Mastro Gelataio Vetulio Bondi, insignito del premio Gelataio dell’olio, ha creato per la serata un gelato emulsionato a freddo con l’olio vincitore per mantenere gli aromi, guarnito con briciole di pane croccante, polvere di pomodoro e sale. Lo abbiamo assaggiato e ci auguriamo che lo riproponga in qualche altra occasione.

Le danze sono aperte e ci aspettiamo che il mondo del vino sia un fratello maggiore per quello dell’olio extravergine d’oliva per strategie turistiche e di marketing, che l’olio extravergine d’oliva italiano guadagni sempre più terreno nei feed dei nostri profili social e tra i prodotti importanti e magari di moda di una dispensa da intenditori.

Da fieri italiani e toscani è quello che ci auguriamo: lunga vita all’olio EVO o EQOO.

Barbara Amoroso Donatti

Appassionatissima di vino e soprattutto “liquidi con qualche grado in più”. Punto di riferimento del giornale per tutto quanto riguarda il mondo dei superalcolici.


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