Ipsus: costruire un marchio. La mia risposta a “Costa troppo per un Chianti Classico!”2 min read

Un unico vigneto, piccola produzione, assegnazioni centellinate, 295 euro a bottiglia. Questo è Ipsus: un vino prodotto aa Caggio, di proprietà della famiglia Mazzei, nella sottozona di Castellina in Chianti. Il vino è veramente così buono da giustificare il prezzo? Per capirlo bisogna analizzare il contesto in cui si trova.

Vigneti di Fonterutoli

Nel 2014 viene introdotta nel Chianti Classico una nuova denominazione di qualità superiore: Gran Selezione. Diversi produttori, in particolare i piccoli vignaioli, hanno visto questa categoria con sospetto. Alcuni famosi Supertuscan ora possono utilizzare il marchio Chianti Classico sull’etichetta e i grandi nomi lo vedono come un “pretesto annunciato” per aumentare i prezzi. Gli attriti iniziali si sono attenuati e tutti hanno accettato il nuovo regolamento ma nella discussione qualcosa si è perso: il marketing. Poteva essere un’occasione per fare rumore?

Nel 2015 Ipsus esce con la sua prima annata. Giovanni Mazzei decide di indirizzare i suoi sforzi nella promozione del vino viaggiando per l’Italia, l’Inghilterra, la Danimarca, l’America, il Canada e la Svezia per incontrare i “buyers” con uno stile che mi ha ricordato Bill Harlan (Harlan Estate in Napa Valley). Il successo inizia ad arrivare. Ottimi punteggi (98/100 Falstaff, 96/100 Wine Spectator), entusiasmo da parte dei collezionisti e buone vendite da parte dei distributori. Senza rendersene conto, Ipsus diventa un punto di riferimento internazionale per la Gran Selezione, approfittando indirettamente delle scarse conoscenze di marketing dei suoi concorrenti.

Se avete i soldi, compratelo. Ipsus ha tutte le caratteristiche di un grande vino. Elevata intensità dei profumi, finale lungo, buona consistenza e potenziale d’investimento. Qualcuno di voi potrebbe obiettare che il prezzo è troppo alto ma non è così per ogni singola bottiglia di vino di lusso? Il prezzo di Latour, Romanee Conti o Masseto non è troppo alto? Mi rendo conto che sembra pretenzioso parlare di Ipsus paragonandolo a questi vini, anche perchè probabilmente  i Chianti Classico  della mia cantina potrebbero essere gli stessi che comprate voi: c’è Riecine, Val delle Corti, Istine ma non Ipsus perché non me lo posso permettere .

Tuttavia, non è questo il punto. Ipsus è una dichiarazione che urla quanto vale il Chianti Classico. Angelo Gaja è stato un folle quando ha detto quanto valeva il Barbaresco? Bruno Ceretto è stato un folle quando ha detto quanto valeva il Barolo fatto da una singola vigna? Giovanni Mazzei è un folle, quindi?

Nelson Pari

Classe 1989, nato nella felliniana Rimini, da 10 anni residente nell’isola di Albione (Londra, UK). Dopo un Master in chitarra Jazz conseguito al Trinity Laban di Greenwich, si lancia nel mondo del vino. Supervisore eventi a 67 Pall Mall di Londra, il club privato di “fine wine” piú prestigioso al mondo, e Certified Sommelier per la Corte dei Master Sommelier. Il suo vino preferito e’ Mouton Rothschild 1989 in abbinamento a Kind of Blue di Miles Davis.


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