Giovanni Manetti “Dopo un anno di Covid meno viaggi, più tempo in azienda e maggior coesione tra produttori”6 min read

Inauguriamo con Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Chianti Classico, questa serie di interviste a presidenti di consorzio che chiameremo alla maniera di Dumas,“Un anno dopo”, per capire cosa è cambiato in meglio o in peggio dopo un anno di COVID.

“Buongiorno Giovanni. Intanto complimenti perché l’anno scorso c’era Conte e Trump, ora abbiamo Biden e Draghi ma Giovanni Manetti è sempre presidente.”

“Non certo per merito mio.” (ride)

“Ma tu ha i intenzione di continuare a fare il Presidente?”

“Sinceramente la mia intenzione sarebbe quella di fare un solo mandato. E’ stata un’esperienza molto bella, affascinante, molto impegnativa e ricca di stimoli e io c’ho messo tutto me stesso, però in questo momento non penso di ricandidarmi.”

“L’anno scorso ti dissi che saresti passato alla storia come il Presidente del Chianti Classico in era Covid. Dopo un anno  ti chiedo invece cosa è cambiato in questo periodo da tre punti di vista: Il primo è nei mercati e nelle vendite.”

“Questa crisi ha ovviamente sconvolto il mercato. Considera che il Chianti Classico si vende per circa il 40% nei ristoranti e con le lunghe chiusure dei locali praticamente in tutto il mondo l’aspettativa era quella di perdere molto di più del 8% in meno che è risultato a fine anno. Indubbiamente è un dato negativo ma non drammatico. Questo perché c’è stata, praticamente in tutto il mondo,  una sorta di compensazione  tra le mura domestiche di quello che non è stato possibile consumare a ristorante. Quindi il segnale  molto positivo è che in questa situazione non si è voluto rinunciare comunque ad una buona bottiglia di vino e questo è un bel segnale anche per affrontare, in futuro, il mercato.”

“A proposito di mercato, e questo è il secondo punto: cosa è cambiato nella comunicazione da un anno a questa parte?”

“Naturalmente di eventi in presenza ne abbiamo fatti ben pochi, a parte qualcuno in autunno. Ci siamo dovuti riversare sul web e fare eventi virtuali, inviando però bottiglie da assaggiare, fondamentali per creare un rapporto a distanza. Li abbiamo dedicati a precise fasce di operatori e per la stampa. Abbiamo chiesto ad alcuni personaggi di tenere sessioni di degustazione in vari mercati e tutto questo ha tenuto alto l’interesse per la denominazione. Comunque  non vediamo l’ora di tornare a fare eventi in presenza. Mi piace aggiungere che ho notato una grande capacità di reazione da parte dei produttori di Chianti Classico: molte cantine hanno sviluppato immediatamente familiarità nel gestire questa situazione, molti hanno aperto shop online, organizzato degustazioni, webinar.”

“E cosa è cambiato quest’anno nella mente dei produttori?”

“Della capacità di reazione ne abbiamo già parlato, quindi evidenzierei lo spirito di coesione che è  stato dimostrato da tutti i produttori. Il consorzio è stato visto come una casa comune e sia nei consigli di amministrazione che nelle assemblee ho trovato tanta voglia di fare, tanta energia per non lasciare nessuno indietro, nella tempesta. Questo è servito molto anche per tutelare realmente la denominazione, che è uno dei due compiti basilari di un consorzio. Tutelare vuol dire non solo difendere i valori su cui si fonda il consorzio, ma anche i prezzi della denominazione, del vino sfuso e imbottigliato.”

“Se dovessi dare un voto all’andamento del mercato in quest’anno, quanto gli daresti?”

“Visto anche quanto detto prima mi attesterei sul 6.5, su una sufficienza piena.”

“E daresti un voto più alto al mercato italiano o a quello estero?”

“In questo  momento stiamo verificando le informazioni che ci arrivano dai vari mercati. Pur non avendo dati precisi però posso dirti che c’è stata una certa omogeneità. Ci sono aree che hanno sofferto meno, come i paesi scandinavi e poi bisogna considerare che alcuni paesi, come gli Stati Uniti, sono entrati più tardi nel vortice Covid e quindi hanno continuato ad acquistare in mesi dove altri paesi erano praticamente chiusi. Inoltre i primi a ripartire sono stati i mercati asiatici e proprio in questo momento ci sono ottimi segnali che provengono dall’Inghilterra, dove la vaccinazione sta andando avanti bene e c’è già chi pensa a rifare magazzino.”

“Quindi il 6.5 lo dai sia all’Italia che all’estero.”

“Si, una sufficienza piena con prospettiva di miglioramento. Se fossimo a fare  una valutazione modello scolastico la frase adatta  potrebbe essere “L’alunno può fare sicuramente di più”.

“Oltre a mille difetti hai trovato anche qualche pregio in questa situazione?”

“A livello personale, ma credo che la stessa cosa possa essere condivisa da tanti colleghi, il fatto di essere bloccato in Chianti da una parte ci ha tolto una parte del nostro lavoro ma dall’altra ci ha fatto capire che forse sarà bene ripensare alla nostra vita, utilizzare di più i moderni mezzi di comunicazione, fare qualche viaggio in meno e stare qualche settimana in più in azienda.”

“Anteprime toscane a maggio e Vinitaly a giugno: se tu fossi uno scommettitore che percentuali daresti?

“Per le Anteprime toscane l’intenzione è quella di provarci! Naturalmente sia noi che gli altri consorzi toscani. Vorremmo proprio farle e casomai molleremo solo alla fine, perché sono eventi a cui teniamo particolarmente e , se possibile, vorremmo farli in presenza. Stiamo studiando una serie di modalità per le regole anticovid e abbiamo pronto comunque anche un piano B e un piano C qualora non fosse possibile farla in presenza.

Adesso la speranza di poterle fare ancora c’è, ridotta ma c’è. Per quanto riguarda Vinitaly la cosa è diversa: è una fiera e come tale prevede la presenza di decine di migliaia di persone e solo le aziende partecipanti sommano migliaia di presenze. A livello consortile abbiamo suggerito a Verona Fiere di ripensarci e rimandarla. Loro hanno mantenuto la data in calendario ma hanno posticipato il momento in cui aderire. Anche se ci dovrebbe essere un mese dopo le anteprime la vedo un po’ più difficile da realizzare.”

“Le quote non me le hai date tu ma provo a farlo io e vediamo se sei d’accordo: Anteprime Toscane su un 65% di possibilità, il Vinitaly sul 40%.”

“Potrebbe andar bene.”

“Passiamo oltre e arriviamo al domandone finale. Quest’anno tremendo ha portato in secondo piano un tema importante:  a che punto siamo con la diatriba Chianti Gran Selezione e Chianti Classico Gran Selezione?”

“La Gran Selezione è una tipologia per noi altamente strategica. Il nome è stato coniato dal Consorzio del Chianti Classico e poi siamo stati praticamente obbligati ad inserire la dizione nella legge nazionale, ma nessun altro l’ha mai utilizzata fino a quando il Consorzio del Chianti non ne ha fatto richiesta. Noi stiamo facendo di tutto per difendere in ogni sede il diritto di avere questo termine in esclusiva per noi. Penso sia un atteggiamento legittimo e mi sembra assurdo che possano coesistere Chianti Gran Selezione e Chianti Classico Gran Selezione. Questo porterebbe ad una grande confusione nella testa del consumatore proprio in un momento in cui è importante dare messaggi chiari e netti. La situazione attualmente è in mano sia al Ministero delle Politiche Agricole che alla Regione Toscana e speriamo che la decisione finale sia di lasciar solo a noi l’utilizzo del nome.”

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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