Furti e falsi di-vini: altro che diamanti!2 min read

Se Arsenio Lupin puntava a rubare il mitico diamante Koh-i-Noor, i suoi moderni emuli sembra si sia specializzati su Chateau d’Yquem o su La Romanée Conti.

I risultati finanziari sono comunque importanti, almeno a sentire i responsabili di due famosi ristoranti, La Tour D’Argent a Parigi e El Atrio a Caceres, in Spagna.

Nel  primo sono infatti risultate mancanti 83 bottiglie per un totale di oltre 1.5 milioni di euro, mentre il ristorante spagnolo ha subito un furto rocambolesco di Chateau d’Yquem e Romanée Conti per circa 1.7 milioni di Euro.

Interno de la Tour d’Argent

Se a Parigi i furti sono avvenuti nel tempo di uno due anni , forse facilitati da dei lavori di ristrutturazione e magari compiuti da diverse persone, nel locale spagnolo si è trattato del classico furto che potrebbe dar vita ad un film d’azione.

Due aitanti emuli di Arsenio, una formosa e giovane fanciulla e un uomo sulla cinquantina sono riusciti a portare fuori dal caveau del ristorante una verticale di Yquem (1806, 1883, 1884, 1891, 1899, 1900 and 1901) e 38 bottiglie di la Romanée-Conti , comprese sei magnum.

Dopo la cena nel ristorante mentre la bella distraeva il responsabile del turno di notte dell’albergo collegato al ristorante (non si sa come ma pare chiedendo servizi notturni dalla cucina o forse fornendo lei altri servizi…), il complice è riuscito a entrare nella cantina e a rubare le bottiglie.  Divertente è leggere del loro check out alla reception con 3 valigioni giganteschi e pesantissimi che però non hanno destato l’interesse degli  addetti. I due sono stati però arrestati, ma dopo quasi un anno di indagini che hanno mobilitato anche l’interpol. Delle bottiglie però  non ne è stata trovata nemmeno una e per questo si pensa ad un furto su commissione .

Anche il fenomeno dei falsari è sintomo dell’interesse che suscitano le grandi etichette: una delle ultime “retate” di bottiglie false è avvenuta nella Cina meridionale,  a Zhangzhou, dove la polizia ha sequestrato 40.000 bottiglie di vino con etichette falsificate per un valore di mercato (molte  le bottiglie di Château Lafite falsificate) di 150 milioni di dollari!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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