Dolcetto d’Alba 2018 Palladino: dissetare e non solo1 min read

Dolcetto o scherzetto? Ma che domande, mica siamo yankees.

Ovviamente Dolcetto, specie se è quello prodotto da Palladino. Spero di non essere l’unico che dalle Langhe torna a casa, oltre che con bottiglie di Nebbiolo e Barolo, anche con una bella scorta di Dolcetto.

Lo spero vivamente perchè il Dolcetto di Palladino, (vigna di meno di mezzo ettaro a Verduno) oltre a essere buono è anche economico.

Il Dolcetto d’Alba è un vino semplice, dal colore rosso vivo spesso intriso di riflessi violacei e con bei profumi sovente “vinosi” e fruttati.

E’ di gusto delicato, appena ammandorlato e garbatamente tannico. Una bottiglia in due, bevuta a 16° con un piatto di eliche con carciofi tagliati a Julienne e salsiccia, et voilà.

 

Cantina Palladino, Piazza Cappellano 9, Serralunga d’Alba

Dolcetto d’Alba 2018, 8 euro in cantina.

 

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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