Piace, e molto questo Chambolle-Musigny sopravvissuto alle gelate di fine aprile che hanno colpito anche quella zona. Poi, come ormai spesso negli ultimi anni, è arrivato il sole di luglio a porre rimedio e a permettere una maturazione completa delle uve.
E’ un Villages del Domaine Anne et Hervé Sigaut (poco più di 9 ettari di vigna pressoché totalmente distribuiti tra Chambolle-Musigny e Morey-Saint Denis), elaborato a partire da un assemblage di parcelle di quattro diversi lieu-dit.
La maggior parte delle uve viene da Les Babillères, nella zona sud, più vicina a Vougeot, praticamente adagiato sulla route nationale, non proprio l’area più pregiata dell’appellation, ma con parcelle di buona qualità. Le altre provengono da Aux Croix e Aux Combottes, un po’ più a nord, adiacenti alla linea dei premiers crus, e Les Chardannes, situato nell’area che porta a Morey-Saint Denis.
Un vino che diremmo d’introduzione all’appellation, molto seduttivo e immediato, senza eccessi boisé (Anna usa solo il 15% di legno nuovo) , dal tipico aroma di viole e frutti rossi e neri tipici dei pinot di questo territorio, carnoso e vellutato al palato , con una chiusura speziata, di bella finezza.
Costo orientativo 40 euro.
Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.
