Le probabilità di incrociare sul vostro cammino un vino della DO Empordà sono assai remote; le stesse che ho io di correre i 100 metri in 8 secondi netti.
Durante un pranzo istituzionale avevo aperto una bottiglia di Chateau Margaux del 1989 che mi aveva regalato un caro amico. L’etichetta era sciupata ma quello si rivelò il problema minore perché appena aperta capii che il tappo presentava evidenti problemi di TCA. Il pasto proseguì senza problemi, ma prima di uscire dal ristorante portai con … Continua a leggere
E’ il classico vino che non chiede attenzioni particolari, si mette accanto a te e “fa strada” al pasto, pronto a rinfrescare, alleggerire, affiancare con costrutto una bella serie di piatti.
Rosso dalla varietà Sapere, diversa dalla più conosciuta Saperavi ma ugualmente un teinturier, come confermato dalla tonalità tuttora cupa nonostante il precipitato sul fondo.
A cena con due amiche che amano il vino, cercavo una bottiglia adatta ai piatti di pesce non certo leggeri che avevamo scelto e che rappresentasse bene le Marche, regione dove eravamo. Mi viene proposto il Mirum 2019 de La Monacesca, vino che non assaggiavo da anni e del quale avevo un ottimo ricordo. Non … Continua a leggere
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