Nato nella Maremma più profonda, diciamo pure in mezzo al padule ancora da bonificare, in una comunità ricca di personaggi, animali, erbe, fiori e frutti, vivendo come un piccolo animale, ho avuto però la fortuna di sviluppare più di altri olfatto e gusto. La curiosità che fortunatamente non mi ha mai abbandonato ha fatto il resto. Scoperti olio e vino in tenera età sono diventati i miei migliori compagni della vita. Anche il lavoro mi ha fatto incrociare quello che si può mangiare e bere. Scopro che mi piace raccontare le mie cose, così come a mio nonno. Carlo mi ha invitato a scrivere qualche ricordo che avesse a che fare con il mangiare ed il bere. Così sono entrato in questa fantastica brigata di persone che lo fanno con mestiere, infinita passione e ottimi risultati. 

I “forestieri” che mi hanno insegnato a mangiare cose nostre!

Ho avuto una mamma di origine contadina, una nonna di estrazione signorile, un babbo ghiotto, curioso e sanguigno, che praticava cucina alla domenica e per le feste ricordate. Ho frequentato più o meno furtivamente la cucina delle grandi fattorie, dove alla bontà delle fattoresse si univa la disponibilità di materie prime di alta qualità.

Una Regina abita la Maremma

Me l’aveva detto il mio amico Cesare: “Se vuoi le pesche a pasta bianca devi venire a settembre, quando troverai la Regina di Londa!” Figuriamoci se non mi fido di un AAAgricoltore come lui (le tre AAA stanno per il mio grado massimo di agricoltore) però, curioso come sono, sono andato un po’ a cercare di scoprire qualcosa di più su questa Regina.

Gustando e degustando Maremma e vermentino

E’ talmente bella la Maremma! Anche in questa stagione dove il giallo oro dei campi predomina sulle varie macchie di verde di alberi e arbusti. I cigli delle strade con i ciuffi struffati delle erbe secche non hanno certo l’aspetto dei cigli svizzeri! Eppure questo aspetto scapigliato riesce a incantarmi proprio così. Ogni tanto un recinto con un abbeveratoio e qualche animale, e poi campi e campi di grano ancora da trebbiare. Tutto sembra essere abbandonato e invece è solo l’aspetto di una ragazza naturale, un po’ selvaggia e scapigliata.

I fiori e le ciliege di Cesare

L’idea era quella di trovare i fiori di zucca, quelli bellissimi gialli. Erano per la mia signora. Ma una volta tanto non erano per un omaggio floreale. Il fatto è che Laura ha delle mani fatate e riesce a friggerli in una maniera divina!

A MAREMMACHEVINI… maremma che cantine!

La comunicazione del Kapo (Carlo Macchi, n.d.r.) era semplice e perentoria: “Ti farò un’offerta che non potrai rifiutare: 11 e 12 giugno MAREMMACHEVINI a Castiglione della Pescaia, chi va?”

Cosa accade di bello quando si contano gli anni?

Ho contato i miei anni ed ho scoperto, che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto (Cit.) Per cui a questo punto ho deciso che: I tortelli Maremmani non hanno senso conditi con burro e salvia. Il prosciutto deve avere la sua bella parte di bianchissimo … Continua a leggere

L’altalena dei grassi

Negli anni ’60 in pieno Miracolo Economico vi fu una violenta svolta nell’uso dei grassi nel mangiare. Me ne accorsi in occasione della macellazione del maiale per casa. Pur vivendo in piena campagna la mia non era una famiglia contadina, per cui ogni anno il babbo acquistava un maiale e poi lo zio Orazio, norcino … Continua a leggere