Anteprima Vino Nobile di Montepulciano: tra “rumors”, 2017 e 20162 min read

La carovana delle anteprime sbarca a Montepulciano dove in assaggio troviamo il millesimo 2017 per  il Nobile di Montepulciano normale e selezione; mentre per la riserva  in campo c’è il 2016.

Vale la pena ricordare la vendemmia 2017  per le gelate primaverile e  l’estate torrida, che ha messo alla prova la bravura dei produttori. Questo si è tradotto soprattutto in una riduzione di quantità e comunque in una qualità spesso non eccelsa.

Abbiamo assaggiato vini solo imbottigliati e pronti alla vendita. È una regola messa da un paio d’anni dal Consorzio del Vino Nobile che trovo coerente con le esigenze di chi deve raccontare l’annata in uscita.

Per quanto riguarda Il Nobile 2017 l’assaggio è andato secondo le aspettative che non erano alte: una qualità media  dei vini,  ma onesta e rispecchiante il millesimo. Da notare un andamento altalenante nella qualità dei vini prodotti a evidenziare  modi diversi di approcciarsi a una vendemmia difficile.

Diverso il discorso per le riserve 2016 e per qualche selezione 2016, che sono state di certo più performanti: una buona pulizia al naso e palati con una distinta espressione territoriale: tradotto in parole povere significa che in molti vini si sente il sangiovese con tutti i suoi cugini (mammolo, canaiolo e colorino), senza troppe contaminazioni da vitigni bordolesi. Spero questa tendenza continui nella ricerca di un’identità maggiore per questo territorio.

A proposito di identità, ci sarebbero rumors che vedrebbero la denominazione alla vigilia di importanti decisioni e che queste decisioni  stiano unificando le varie anime dei produttori. Un momento di coesione che va sfruttato per fare un salto in avanti e ricompattare le cantine dopo anni di divisioni in gruppi.

Al momento l’anteprima vede ancora l’assenza di alcune cantine protagoniste della realtà poliziana:  sarebbe opportuno un atto di responsabilità che cancelli scelte del passato e possa permettere  di assaggiare la completezza di un territorio ricco e dal potenziale ancora da sfruttare.

Chiudo questo articolo con una menzione speciale per tutti i sommelier  che ci hanno assisto in questi giorni e ci assisteranno ancora da domani a Montalcino:  per l’alto livello di professionalità raggiunta e per la passione che mettono in quello che fanno. Talmente tanta passione che alcuni di essi seguono le anteprime toscane dall’inizio alla fine coprendo con le proprie tasche buona parte delle spese. Bravi e grazie per quello che fate!

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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